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Zootecnia, il rilancio attraverso un approccio di sistema

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L’emergenza legata alla diffusione del coronavirus ha dimostrato l’affidabilità della filiera agro-zootecnica-alimentare italiana, capace di mantenere la piena operatività e di assicurare il regolare rifornimento dei generi alimentari. Nonostante l’impegno profuso e le eccellenti capacità professionali e industriali e logistiche, sono comunque state molte le problematiche affrontate a causa delle restrizioni imposte allo svolgimento dell’attività produttiva, alla circolazione di persone e cose e al repentino cambiamento delle abitudini di consumo.

Difficoltà che, sebbene attenuate, sono ancora oggi in essere e impediscono il ritorno alla normalità per quanto riguarda il livello di produzione ed ostacolano le normali dinamiche del mercato e dei consumi. Difficoltà che devono essere attentamente analizzate per attuare ogni misura necessaria a compensare i danni subiti, a riprendere la regolare attività produttiva e sviluppare il settore.

Per quanto possa apparire paradossale, è proprio questo il momento favorevole per avviare questa fase di rilancio e per tracciare le linee per condurre al cambiamento. Pur nella sua manifestazione negativa, la crisi da Covid-19 ha evidenziato una ritrovata centralità del settore alimentare, una maggiore attenzione alle capacità di approvvigionamento interno, una valorizzazione dell’importanza dell’origine italiana e del modo di produrre italiano, una diversa consapevolezza industriale sulle nuove aspettative dei consumatori e un approccio più consapevole alla sfida della sostenibilità, soprattutto alla luce delle strategie europee indicate dal Green Deal e dal Farm to Fork.

Occorre ora coagulare questi fermenti positivi e incanalarli verso un preciso obiettivo strategico per il rilancio della Dieta mediterranea e delle nostre eccellenze alimentari, recuperare quote di mercato rispetto al prodotto importato, rafforzando il legame agro-zootecnico-alimentare a beneficio di economia e occupazione, ma anche puntando a un maggior livello di sicurezza degli approvvigionamenti.

Il caso della suinicoltura nazionale è, in tal senso, emblematico. Si tratta di una filiera che è stata duramente colpita dalla crisi, pur essendo una filiera unica a livello mondiale per sostenibilità, sicurezza ed eccellenza delle sue produzioni. Analogo destino è toccato al settore bovino, anch’esso messo a dura prova dalla crisi generata dall’emergenza sanitaria nei due comparti da latte e da carne.

Due settori della zootecnia nazionale che scontano, da un lato, la scarsa propensione al dialogo trasparente tra gli attori della filiera ma che, dall’altro lato, mancano del supporto di politiche comunitarie e soprattutto nazionali, che permettano un adeguato livello di competitività e di valorizzazione dei prodotti e che consentano una corretta programmazione della produzione per elevare la soglia di autoapprovvigionamento in relazione ai consumi interni e alla domanda estera

Serve una vera e propria svolta abbattendo in modo consistente la burocrazia e avviando un cambiamento normativo. Occorre un forte impulso degli investimenti (macro e micro) a favore di sviluppo, ricerca e innovazione.

In altre parole occorre un Piano di Sviluppo della zootecnia nazionale proiettato ai prossimi 5-10 anni, da presentare ai Ministeri di riferimento, capace di individuare e indirizzare gli investimenti e di intercettare gli aiuti comunitari, che faccia leva su giovani, inclusione, digitalizzazione, green e ricerca; un Piano nazionale costruito sulle esigenze dei mercati, che abbia un concreto approccio alla sostenibilità e che permetta di recuperare efficienza e produttività a vantaggio di tutta la filiera e che sappia aumentare e garantire un’equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera.

Assalzoo, per la sua stessa natura di anello di congiunzione tra la produzione agricola primaria e l’allevamento, intende sostenere questa iniziativa, dichiarandosi pronta a intraprendere il necessario lavoro di squadra e chiedendo la collaborazione di tutte le componenti della filiera e delle autorità politiche e di Governo, affinché possa essere avviato al più presto un progetto dal quale dipende il futuro di tutta la filiera agro-zootecnica-alimentare italiana.

Solo innovandosi le nostre filiere sapranno intercettare le nuove esigenze che saranno alla base delle scelte dei consumatori di domani e che potranno aggiornare le valenze dei nostri prodotti sul mercato interno e internazionale a vantaggio dell’intero Sistema Paese.

Foto: Pixabay

Marcello Veronesi