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Agrifish, si lavora su riforma Pac e benessere animale

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Lo stato di avanzamento della riforma della Politica Agricola Comune (PAC), la strategia sul benessere animale, l’attuale situazione dei mercati agricoli e le questioni relative al commercio. Questi gli argomenti principali su cui si sono confrontati in videoconferenza i ministri dell’Agricoltura e della Pesca dei Paesi dell’Unione Europea nel corso del Consiglio informale Agrifish, tenutosi a fine aprile.

Cosa è stato detto

La presidenza ha fornito ai ministri un aggiornamento sui progressi dei negoziati interistituzionali (trilogo) sul pacchetto di riforma della PAC. Un elemento centrale della proposta di compromesso della presidenza è l’aumento degli importi separati per gli eco-schemi, rispetto all’approccio generale del Consiglio (aumento progressivo, a partire dal 22% nel 2023 e raggiungendo il 25% nel 2025) e il mantenimento della flessibilità delle risorse finanziarie come ad esempio, tramite un periodo di apprendimento iniziale per gli Stati membri.

Molti ministri hanno segnalato la loro disponibilità a considerare la proposta di aumentare gli importi riservati per gli eco-schemi; alcuni hanno espresso le loro preoccupazioni invitando la Presidenza ad attenersi all’approccio generale del Consiglio e in pochi concordato per gli eco-schemi. Ma tutti i ministri hanno espresso la loro forte preferenza per mantenere la flessibilità nell’architettura verde, difendendo elementi come il periodo di apprendimento iniziale e la possibilità di trasferire fondi tra i pilastri, in modo da evitare la perdita di fondi non spesi. E’ stato espresso l’obiettivo di concludere i negoziati durante la Presidenza portoghese, con chi ha sottolineato la necessità di un accordo che includa tutti e tre i regolamenti che costituiscono il pacchetto di riforma della PAC.

La posizione dell’Italia

Il ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Stefano Patuanelli, ha esposto la posizione italiana sul pacchetto di riforma della PAC post‑2020 e i relativi Piani Strategici. Sul piano del negoziato, il ministro ha ribadito il sostegno italiano alla proposta della Presidenza portoghese di destinare oltre il 20% del montante nazionale degli aiuti diretti della PAC agli incentivi ecologici e la necessità di aumentare le misure di adattamento a tutela del reddito degli agricoltori fino al 3% della dotazione per sostenere le assicurazioni e gli altri strumenti di gestione del rischio. Patuanelli ha poi sottolineato che la definizione di “agricoltore attivo” deve essere stabilita con criteri oggettivi e non discriminatori.

Per quanto riguarda la strategia europea per il benessere animale, il Ministro ha evidenziato che per migliorare in modo concreto e duraturo le condizioni di benessere degli animali è necessario definire degli standard minimi, superiori ai requisiti minimi stabiliti dalle leggi e basati su criteri oggettivi e misurabili. “Il benessere animale rappresenta il presupposto fondamentale per una produzione zootecnica sempre più sostenibile e a cui concorrono una serie di fattori da presidiare contemporaneamente e attraverso un approccio integrato, come lo stato sanitario di ogni animale, gli spazi vitali a disposizione, la biosicurezza, il miglioramento genetico, le emissioni nell’ambiente, una corretta gestione dei farmaci veterinari”, si legge nella nota del ministero delle Politiche agricole e forestali.

Da qui l’opportunità di utilizzare strumenti che possano stimolare i comportamenti virtuosi degli allevatori, come la proposta di una etichetta di portata europea per il benessere animale su cui il Consiglio si è espresso a dicembre, utile strumento per fornire ai consumatori informazioni più chiare e complete e per migliorare la competitività delle imprese che desiderano aderirvi. 

Foto: Pixabay