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Vaccini e sicurezza alimentare, le priorità del G20 sulla salute

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©FAO

Per limitare l’impatto della pandemia di Covid-19 ed evitare una crisi alimentare di portata mondiale è necessario rafforzare e migliorare la salute e i sistemi agroalimentari. È quanto ha dichiarato il Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), QU Dongyu. L’appello è stato lanciato ai leader del G20 affinché sia potenziata la risposta alla pandemia in occasione del Vertice mondiale sulla Salute del G20 lo scorso 21 maggio.

“Oltre a mettere a repentaglio la salute umana, la pandemia sta anche deteriorando i nostri sistemi agroalimentari, che sono il fondamento della nostra salute e della vita”, ha affermato il Direttore Generale della Fao dinanzi ai leader mondiali riuniti in modalità virtuale. “Se vogliamo evitare una crisi alimentare di dimensioni planetarie con strascichi di lungo termine, dobbiamo agire immediatamente.”

Il Vertice è stato co-ospitato dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e dal Primo ministro italiano, Mario Draghi, dal momento che l’Italia attualmente detiene la presidenza del G20. I leader dei Paesi del G20, i capi delle organizzazioni internazionali e regionali, i dirigenti delle organizzazioni sanitarie private e delle istituzioni sanitarie mondiali sono stati invitati a condividere le lezioni apprese nella lotta alla pandemia di Covid-19.

Equa distribuzione dei vaccini

Il Vertice ha approvato la “Dichiarazione di Roma“, che chiede un’azione urgente per accelerare una distribuzione equa dei vaccini e favorirne l’accesso senza discriminazioni da parte delle fasce più povere e vulnerabili della popolazione mondiale.

Potremo dire di esserci lasciati la pandemia alle spalle soltanto quando tutti saremo al sicuro,” ha sottolineato il Direttore Generale della FAO. “Condividere le lezioni apprese, rafforzare la cooperazione multilaterale e sviluppare azioni congiunte, come l’adozione della Dichiarazione di Roma, saranno passi importanti verso il conseguimento di questo obiettivo comune.”

Pandemia e insicurezza alimentare

Qu ha riferito che gli sforzi profusi per realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) sono stati pesantemente compromessi dalla pandemia, facendo notare che, secondo le previsioni, circa 150 milioni di persone rischiano di cadere vittime della povertà estrema e dell’insicurezza alimentare

Il Direttore Generale ha illustrato l’azione portata avanti dalla Fao attraverso l’iniziativa “Mano nella mano“, un progetto faro destinato ai Paesi vulnerabili (Stati insulari in via di sviluppo, Paesi meno sviluppati e Paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare), e ha fatto riferimento al Programma di risposta e ripresa dall’emergenza Covid-19, che la Fao ha avviato per far fronte ai contraccolpi della pandemia sul piano socioeconomico.

Constatando che la pandemia non accenna a diminuire, Mario Draghi ha fatto presente che soltanto lo 0,3% su un totale di 1,5 miliardi di dosi di vaccini disponibili nel mondo è stato somministrato nei paesi a basso reddito.

Il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha dichiarato di temere una “risposta a due velocità” alla pandemia, dovuta agli squilibri nella distribuzione dei vaccini e al recente dilagare dei contagi da Covid-19 in India, America meridionale e altre regioni. “Proseguire rapidamente e scrupolosamente con il programma vaccinale in tutto il mondo, senza allentare le misure di salute pubblica, è l’unico modo per arrestare la pandemia e impedire che prendano piede nuove pericolose varianti,” ha spiegato Guterres.

Anche il Direttore Generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, non ha potuto fare a meno di notare le disuguaglianze che caratterizzano l’attuale campagna vaccinale. Dopo aver comunicato al Vertice che il COVID-19 non sarà l’ultima pandemia, ha aggiunto che per garantire un futuro più sicuro per tutti sul pianeta saranno necessari una leadership coraggiosa e impegni decisi.

L’approccio “One Health”

Sottolineando l’importanza della collaborazione, il Direttore Generale della Fao ha menzionato il Gruppo di esperti di alto livello “One Health” istituito all’inizio della settimana. “L’Alleanza tripartita di Fao, Oms e Oie, in collaborazione con Unep, Aiea, Gruppo della Banca mondiale e altri partner, affianca il G20 e altri Membri in varie iniziative finalizzate a valorizzate l’approccio ‘One Health’. Una promozione su scala mondiale attraverso il piano d’azione globale ‘One Health’ e il suo Gruppo di esperti di alto livello rappresenta una tappa importante in tale direzione,” ha concluso.

L’Approccio “One Health” riconosce le interconnessioni esistenti tra la salute delle persone e quella degli animali e dell’ambiente e mette in luce la necessità di poter attingere alle conoscenze di specialisti in vari settori per far fronte alle minacce sanitarie e per impedire perturbazioni all’interno dei sistemi agroalimentari. “La sicurezza sanitaria mondiale e la sicurezza alimentare devono essere un diritto di tutti, senza che nessuno sia lasciato indietro”, ha proclamato il Direttore Generale.

La Dichiarazione di Roma ha evidenziato l’importanza di investire in sistemi d’informazione e preavviso rapido, sorveglianza e attivazione, in linea con l’approccio “One Health”, nonché in ricerca e innovazione. Ha inoltre sottolineato l’urgenza di intensificare gli interventi, favorendo le sinergie tra settore pubblico e privato, per garantire un accesso tempestivo, globale ed equo a vaccini anti-Covid-19 e ad altri strumenti sicuri e convenienti.

Foto: ©FAO