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Nutrizione, il ruolo del settore alimentare nel garantire diete sane

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FAO

Il settore privato può essere un alleato cruciale negli sforzi globali per rendere i sistemi agroalimentari più resilienti, sostenibili, efficienti e inclusivi per garantire diete sane per tutti. Questo è stato un punto chiave del Dialogo B20-G20-FAO sul Sistema Alimentare Sostenibile, un’iniziativa congiunta co-organizzata da Business 20 (B20) Italia, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura e la Presidenza italiana del G20.

Nel suo discorso di benvenuto, il direttore generale della FAO QU Dongyu ha sottolineato l’importanza di fare tesoro e salvaguardare la produzione alimentare locale e le diete sane tradizionali. Sono vitali per portare avanti gli sforzi verso sistemi agroalimentari che rispettino l’ambiente, la cultura e il benessere delle persone, ha osservato. Come esempi di diete sane e tradizionali, Qu ha citato la Dieta mediterranea, che implica un’elevata assunzione di diverse verdure, frutta, legumi e olio d’oliva, nonché la cultura alimentare romana, egiziana, greca, cinese e indiana con più di 3000 anni di storia.

La diversità alimentare deriva dalla biodiversità, ha sottolineato, pertanto, proteggere la biodiversità, la cultura e le tradizioni alimentari è fondamentale per garantire diete sane. Il direttore generale ha anche sottolineato il supporto tecnico della FAO al G20, nonché l’eccellente cooperazione con l’Italia in quel contesto e oltre.

Intervenendo all’evento il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio ha invitato la leadership mondiale ad affrontare con urgenza tutti gli ostacoli sulla strada per una produzione alimentare sostenibile. Promuovere un dialogo inclusivo con altre parti interessate, tra cui il mondo accademico, il settore privato e le associazioni di categoria, sarà fondamentale per fare progressi, ha aggiunto. Di Maio ha sottolineato che l’Italia è tradizionalmente un attore chiave sulla scena multilaterale quando si tratta di cibo e nutrizione ed è pronta a portare proposte al Pre-Summit dei Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite a Roma il 26-28 luglio come visione complementare tra locale e sistemi alimentari globali.

Da parte sua, la presidente di B20 Emma Marcegaglia ha assicurato che, insieme a governi e organizzazioni internazionali, le imprese sono in prima linea nel garantire catene alimentari sane e sostenibili. Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, Federazione italiana dell’industria alimentare, ha fatto eco alle sue parole sottolineando che le imprese devono unire gli sforzi per affrontare le questioni legate alla sicurezza alimentare e alla nutrizione, e lavorare a stretto contatto con la Covid-19 Food Coalition. Lanciata dal governo italiano e guidata dalla FAO, la coalizione è un meccanismo multisettoriale che mira a mobilitare assistenza politica, finanziaria e tecnica a sostegno dei paesi colpiti dalla crisi Covid-19.

Chiudendo l’incontro, il vicedirettore generale della FAO Maurizio Martina ha sottolineato i fattori chiave per una forte partnership tra istituzioni pubbliche e settore privato, tra cui la diffusione della tecnologia e dell’innovazione, l’accesso a dati affidabili, il rinnovato investimento nel capitale umano e un mercato aperto basato sui principi del commercio equo. Ha inoltre evidenziato che la resilienza dei sistemi alimentari deve essere aumentata per ridurre al minimo i rischi rafforzando gli investimenti e la capacità di prevenire le emergenze.

Informazioni sul dialogo B20-G20-FAO

Il Dialogo ha avuto l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui temi legati all’alimentazione e alla nutrizione e sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei sistemi alimentari in vista del Pre-Summit dei Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite. L’evento è concepito come contributo alla Riunione dei Ministri degli Affari Esteri del G20 che si terrà a Matera il 29 giugno, dove valuteranno, tra l’altro, esiti e orientamenti sulla sicurezza alimentare.

Quest’anno, il Dialogo si è concentrato su temi quali commercio e investimenti, efficienza energetica e delle risorse, trasformazione digitale, sostenibilità ed emergenze globali, salute e scienze della vita, tra le altre questioni.

Il Business 20 (B20) è un luogo di dialogo tra il G20 e la comunità imprenditoriale globale. Istituito nel 2010, è riservato al settore privato e ai suoi rappresentanti. Il B20 è composto in media da oltre 1.000 delegati dei Paesi del G20, compresi i massimi dirigenti delle principali multinazionali. Conta circa 2.000 partecipanti che rappresentano una comunità imprenditoriale complessiva di oltre 6,5 milioni di imprese.

Foto: ©FAO