Mais sostenibile e di alta qualità per uso alimentare, grazie a varietà locali da riscoprire e reintrodurre nei territori di origine in un’ottica di tutela e valorizzazione della biodiversità. È questo l’obiettivo del progetto “Varietà locali di mais: caratterizzazione per la reintroduzione nel territorio lombardo (VALOMAYS)”, finanziato dalla Regione Lombardia nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, MISURA 10 – “Pagamenti agro climatico ambientali”, SOTTOMISURA 10.2 – “Sostegno per la conservazione, l’uso e lo sviluppo sostenibili delle risorse genetiche in agricoltura”, OPERAZIONE 10.2.01 – “Conservazione della biodiversità animale e vegetale”.
Le varietà tradizionali di mais riscuotono sempre più interesse. La coltivazione di varietà native e autoctone adattate nel tempo si affianca, in alcune aree rurali, collinari e alpine della Lombardia, all’agricoltura intensiva e industriale. La conservazione e valorizzazione di questo patrimonio genetico è uno strumento che può contrastare la perdita di biodiversità nelle specie agricole. Le varietà rappresentano culture e tradizioni legate al territorio e alla tipicità e qualità dei prodotti locali, oltre a essere una potenziale fonte di materie prime per l’industria alimentare, con importanti caratteristiche nutrizionali e organolettiche. Questo potrà soddisfare la crescente attenzione dei consumatori per gli aspetti di qualità e salubrità degli alimenti.
Il progetto VALOMAYS, iniziato a giugno 2021 e della durata di 24 mesi, è coordinato dal Centro di Ricerca di Cerealicoltura e Colture Industriali del CREA – sede di Bergamo e vede la partecipazione dell’Università degli Studi di Milano (DiSAA – Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali) e di undici aziende agrarie distribuite in cinque province lombarde. Le attività previste riguarderanno la caratterizzazione delle principali varietà di mais del territorio lombardo, allo scopo di facilitare una loro eventuale reintroduzione nei territori di origine.
Per questa proposta sono state scelte dieci varietà lombarde (Tab. 1), due delle quali (VA1304 Spinato di Gandino e VA1306 Rostrato rosso di Rovetta) iscritte nel Registro ufficiale da conservazione di Regione Lombardia e altre otto non ancora iscritte al Registro, ma oggetto di interesse da parte di Enti e/o Associazioni per le forti caratteristiche di tradizione e tipicità.
Tabella 1. Le 10 varietà selezionate per la caratterizzazione nel progetto Valomays
Codice | Varietà | Origine |
VA33 | Locale | Clusone Fiorine, BG |
VA56 | Marano | Vimercate, MI |
VA61 | Ottofile | Zinasco, PV |
VA558 | Rostrato | Cantello, VA |
VA561 | Scagliolo locale rostrato | Fontanella, BG |
VA1210 | Scagliolo | Carenno, BG |
VA1304 | Spinato di Gandino e | Gandino, BG |
VA1306 | Rostrato rosso di Rovetta | Rovetta, BG |
VA1308 | Rostrato rosso di pianura | Ambivere, BG |
VA1410 | Nostrano orobico | Lenna, BG |
I semi delle varietà selezionate sono presenti presso la Banca del germoplasma del CREA a Bergamo, che da quasi 70 anni mantiene le risorse genetiche locali italiane, svolge attività di caratterizzazione agronomica e chimica, e ricopre un ruolo importante come referente scientifico nelle procedure di iscrizione al Registro delle varietà da conservazione.
La prima fase comprende la valutazione agronomica delle varietà, condotta grazie alla partecipazione attiva delle aziende agrarie, che si occuperanno di coltivare le varietà selezionate per valutarne la potenzialità produttiva e l’adattamento ai diversi ambienti pedoclimatici. L’elenco delle aziende coinvolte nel progetto è riportato in Tab. 2.
Tabella 2. Aziende agricole coinvolte nel progetto VALOMAYS
Azienda agricola | Località | Altitudine (m slm) |
Az. Agricola Sant’Alessandro | Albano Sant’Alessandro, BG | 243 |
Az. Agricola Monte Canto S.S. di Carminati e Florenti | Bonate Sotto, BG | 215 |
Az. Agricola Bonzi Bruno | Carvico, BG | 287 |
Az. Agricola Cattaneo Pierluigi | Cisano Bergamasco, BG | 267 |
Az. Agricola Savoldelli Clemente s.r.l. | Gandino, BG | 552 |
Az. Agricola Messa Andrea | Oltressenda Alta, BG | 714 |
Az. Agricola Ca’ di Lene di Covelli Davide | Songavazzo, BG | 640 |
Apicoltura Veca | Milano, MI | 120 |
Az. Agricola Benaglio Cristian | Rezzato, BS | 147 |
Soc. Agricola Tramacchi s.r.l. | Lovero, SO | 515 |
Soc. Agricola del Ghez | Vergiate, VA | 270 |
Alla raccolta, i campioni di granella verranno conferiti al CREA per la determinazione della composizione chimica della cariosside mediante Near Infrared Spectroscopy (NIRS).
Le dieci varietà selezionate saranno inoltre caratterizzate geneticamente dal CREA mediante sequenziamento del DNA (Genotyping by Sequencing, GBS), insieme ad altre trenta varietà di mais rappresentative del territorio lombardo, originarie delle province di Sondrio, Como, Lecco, Varese, Cremona, Mantova, Pavia, Brescia e Bergamo. Questa analisi consentirà di verificare l’identità dei genotipi considerati e di valutare quanta biodiversità sia ancora presente nelle varietà conservate ex situ in Lombardia.
Presso la sede CREA di Bergamo, infine, le varietà verranno riprodotte mediante impollinazione controllata per moltiplicare il nucleo di seme necessario alle prove agronomiche. La raccolta dei principali parametri morfologici durante la crescita permetterà la compilazione di schede descrittive, che verranno successivamente raccolte in una pubblicazione divulgativa specifica.
Il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Milano studierà la struttura della cariosside delle dieci varietà selezionate, con la descrizione dei domini, delle proporzioni tra l’area vitrea e quella farinosa e la misurazione dello spessore dei tegumenti del seme. Le informazioni derivate da questa analisi di immagine andranno incluse nelle schede morfologiche descrittive delle varietà e potranno dare indicazioni sul loro potenziale di trasformazione in prodotti finiti.
CREA e Università degli Studi di Milano collaboreranno inoltre all’organizzazione di eventi divulgativi presso la sede del CREA a Bergamo o presso l’ateneo milanese, coinvolgendo enti, associazioni, agricoltori e studenti.
Partecipano al progetto
CREA: Rita Redaelli (coordinatore), Carlotta Balconi, Hans Hartings, Chiara Lanzanova, Paolo Valoti
DiSAA: Gabriella Consonni, Elisabetta Caporali
Aziende agricole: Cristian Benaglio, Bruno Bonzi, Amedeo Brembilla Pierluigi Cattaneo Davide Covelli, Fabio Florenti, Andrea Messa, Mario Pasinato, Clemente Savoldelli, Fabio Tramacchi, Mauro Veca.
di Rita Redaelli – CREA-Centro di ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali, Sede di Bergamo