Assograssi a sostegno dell’economia circolare. L’Associazione Nazionale Produttori Grassi e Proteine Animali ha sottoscritto, nel corso della sua ultima assemblea, la Carta della Sostenibilità di Efpra, l’organizzazione europea delle aziende che valorizzano i sottoprodotti di origine animale.
L’associazione aderisce così agli Obiettivi di Agenda 2030, il progetto dell’Onu per costruire un futuro di sostenibilità economica, sociale e ambientale a livello mondiale. Oltre ad abbracciare la “road map” voluta dalle Nazioni Unite, Assograssi, di concerto con Efpra, ha rilanciato il ruolo essenziale del comparto nella bioeconomia. L’attività di “rendering” consiste, infatti, nel ridare una “seconda vita” ai residui di lavorazione delle carni, che le aziende valorizzano per produzioni diverse: alimenti, mangimi per animali domestici e da reddito, detergenti, combustibili, fertilizzanti. Secondo le stime dell’Associazione, che è anche la realtà maggiormente rappresentativa nel rendering, ogni anno si lavorano in media 1,5 milioni di tonnellate di sottoprodotti di origine animale.
Circolarità e sostenibilità
In pratica, il comparto crea nuove risorse e materie prime riutilizzando i residui della filiera, destinandoli a filoni tra loro diversissimi, ma di grande rilievo, spaziando dall’energia agli alimenti. “Come descritto nella Carta di Efpra, il nostro impegno si articola su tre diversi fronti – spiega il presidente Alberto Grosso – clima, salute e società. Con particolare riferimento al clima, contribuiamo attivamente alla decarbonizzazione, grazie alla trasformazione dei sottoprodotti della carne in fonti di energia rinnovabili e, in virtù degli investimenti effettuati per migliorare i processi di produzione, le emissioni di anidride carbonica del settore sono molte ridotte”.
In parallelo, sottolinea Grosso, “alcuni studi pubblicati di recente hanno dimostrato che l’utilizzo dei prodotti derivati dai nostri processi in ambito mangimistico può contribuire in modo significativo alla riduzione dell’impronta di Co2 dell’intera produzione di carne. Il rendering può così dare il suo apporto alla riduzione dei gas climalteranti. Il settore segue inoltre alti standard qualitativi e regole molte severe sulla sicurezza alimentare dei suoi prodotti, con particolare attenzione al profilo nutrizionale degli alimenti.
Una vocazione storica del comparto
Alberto Grosso, presidente di Assograssi e vicepresidente di Efpra, sintetizza così quella che sarà la strategia del settore nei prossimi anni: “Creare valore per le future generazioni è il fulcro della Carta della sostenibilità, attraverso il sostegno all’agricoltura, l’investimento sulle persone, la creazione di soluzioni innovative. L’impegno sui principi della Carta della sostenibilità ci aiuterà a promuovere lo sviluppo sostenibile della produzione di sottoprodotti di origine animale, realizzando così lo straordinario potenziale del nostro settore”.
La vocazione alla sostenibilità è quindi un dato storico del comparto. “Molto prima che diventasse una priorità internazionale,– afferma Grosso – le aziende che valorizzano i sottoprodotti di origine animale hanno creato un sistema di economia circolare. Oggi, rivendichiamo questa vocazione e lavoriamo per il suo rafforzamento, nell’ambito del Green Deal europeo”. Un primo passo in questa direzione è il Manifesto delle Bioenergie, cui Assograssi ha aderito insieme ad Assitol e alle associazioni che rappresentano il comparto energetico in Italia, con l’obiettivo di rilanciare le fonti rinnovabili.
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