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Farm to Fork, Effpa: per trasformatori di ex alimenti l’economia circolare è già realtà

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L’attività di trasformazione degli  ex-prodotti alimentari in mangimi è un’attività che realizza un modello di economia circolare a basso impatto ambientale. Proprio quel modello economico a cui punta la Strategia Farm to Fork della Commissione europea. Per questo l’Effpa, l’Associazione europea dei trasformatori di ex prodotti alimentari, accoglie con favore il piano dell’Unione europea per costruire un sistema di produzione alimentare più sostenibile. Con la loro attività, inoltre, i trasformatori non fanno altro che combattere lo spreco alimentare. 

Il processo di trasformazione indica infatti la conversione di prodotti che non sono più destinati al consumo alimentare dell’uomo in ingredienti per mangimi. Le attività rispondono dunque a una logica di recupero all’interno dello stesso ciclo produttivo e di uso efficiente di risorse. Si riutilizzano prodotti alimentari che andrebbero perduti e si garantisce l’uso sicuro di ‘materie prime secondarie’ per l’alimentazione animale. Sono alimenti che preservano la salute animale, come i prodotti dell’industria dolciaria dall’elevato contenuto energetico derivante da amidi, zuccheri e grassi con cui fornire la giusta dose di energia agli animali da reddito, prevalentemente suinetti.

Per questo motivo l’associazione europea si rivolge alla Commissione chiedendo di agevolare la possibilità di utilizzare, per la produzione di mangimi, alimenti in surplus quando non sia più possibile distribuirli all’uomo. Un utilizzo in linea con le Raccomandazioni per la Prevenzione dello spreco alimentare sviluppate dalla Piattaforma europea sullo spreco e la perdita degli alimenti. 

Un minore impatto ambientale

I valori che caratterizzano l’attività di trasformazione sono dunque gli stessi che ispirano la visione della strategia Farm to Fork. Perciò l’associazione sottolinea il contributo chiave che la loro attività può fornire. La riduzione dell’impronta ambientale e climatica del sistema alimentare, un ampliamento del modello di economia circolare, la riduzione dello spreco e il recupero di materie secondarie sono gli obiettivi ambiziosi del piano Ue ma sono già realtà nell’attività dei trasformatori.

I membri dell’Effpa, inoltre, stanno raccogliendo dei dati sulla performance ambientale degli ex prodotti alimentari utilizzati per fare i mangimi, nel tentativo, appunto, di dare un contributo importante a una filiera di produzione zootecnica più sostenibile. Il materiale che viene trasformato in questi processi, rispetto a ingredienti equivalenti dal punto di vista nutrizionale, ha un impatto ambientale minore, in particolare con riferimento allo sfruttamento del suolo e alla più generale impronta ambientale.

Foto: Pixabay