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Coronavirus, International Livestock Partnership: collaborazione pubblico/privato vitale per zootecnia

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Le organizzazioni intergovernative e il settore privato lavorano nella stessa direzione: assicurare la continuità produttiva della filiera zootecnica e la fornitura di alimenti di origine animale. Per questo la loro cooperazione è quanto mai essenziale in un momento storico critico come l’emergenza coronavirus. L’International Livestock Partnership si rivolge ai direttori generali di Fao, Wto e Oie per sottolineare questo impegno comune per la sicurezza alimentare. 

Il sodalizio – che riunisce l’Ifif, ovvero la Federazione internazionale dell’industria dei Mangimi, l’International Dairy Federation, l’International Meat Secretariat e l’International Poultry Council, in rappresentanza dei produttori mondiali del settore carne e lattiero-caseario – sottoscrive in pieno la dichiarazione congiunta dello scorso 30 marzo di Fao, Wto e Oms sulla tutela del commercio internazionale. Le azioni intraprese finora sono state ben accolte da tutte le organizzazioni. 

Nella lettera inviata ai tre direttori generali della Fao, Qu Dongyu, dell’Oie, Monique Eloit, e del Wto, Roberto Azevêdo, l’International Livestock Partnership sottoscrive l’impegno profuso per evitare interruzioni lungo la filiera zootecnica, dalla fornitura dei mangimi alla produzione negli allevamenti, dalla trasformazione alla distribuzione dei prodotti di origine animale, sempre nel pieno rispetto della salute e del benessere degli animali stessi. 

Il prodotto finale, dalla carne al latte al pesce alle uova, è un bene essenziale, con nutrienti importanti per la salute dell’uomo. E tutti gli operatori coinvolti – allevatori, produttori di mangimi, fornitori di materie prime, addetti alla trasformazione, al confezionamento e alle consegne – svolgono attività correlate a un servizio essenziale che deve proseguire nel migliore dei modi.

C’è dunque necessità di lavorare insieme – soggetti privati e organizzazioni internazionali – per la sicurezza e la salubrità degli alimenti e, in ultima istanza, per il benessere generale della popolazione. Sia i mercati locali che quello globale devono poter funzionare senza impedimenti. Bene dunque la posizione espressa da Fao, Oms e Wto con l’avviso rivolto ai Paesi membri a evitare ripercussioni delle misure restrittive sul commercio e la filiera.

Foto: Pixabay