La crisi coronavirus non ha risparmiato il settore dei prodotti a indicazione geografica. Le sue sorti sono state al centro di un incontro fra la ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova e Origin Italia, l’Associazione italiana tra i Consorzi Indicazioni geografiche. Un segnale di attenzione nei confronti delle eccellenze del Made in Italy da parte del ministero con qualche misura già adottata, come i 27 milioni di euro per il Fondo indigenti, e altre allo studio, come il pegno rotativo per Dop e Igp.
Sulle Dop e le Igp italiane – ben 824 prodotti tra cibo e bevande – ha pesato in queste settimane di gestione dell’emergenza sanitaria la chiusura del canale Horeca, lo stop al turismo e il contenimento dell’export. Uno sbocco fondamentale, quest’ultimo, per il segmento delle Dop e Igp che nel 2018 ha fruttato 3,6 miliardi di euro di valore, secondo il recente rapporto Ismea-Qualivita, per il solo comparto food.
All’incontro hanno partecipato Cesare Baldrighi,presidente di Origin Italia, che rappresenta circa il 95% delle produzioni italiane a indicazione geografica, il presidente di Fondazione Qualivita Cesare Mazzetti, e il suo direttore generale Mauro Rosati, e l’eurodeputato Paolo De Castro, membro della Commissione agricoltura del Parlamento di Bruxelles.
A fronte delle criticità del settore, Bellanova ha ricordato le deroghe concesse ai disciplinari e gli interventi a tutela delle eccellenze dei prodotti agroalimentari nei provvedimenti anti-crisi. “Già nel Cura Italia – ha sottolineato – penso al Fondo indigenti dove ho proposto ci fosse uno stanziamento da 50 milioni di euro di cui 27 andranno a prodotti Dop come formaggi, prosciutti e salumi”.
Il ministero è poi all’opera per “rendere immediatamente operativo il pegno rotativo per i prodotti Dop e Igp, compresi vini e bevande spiritose” su cui è stato predisposto lo schema di decreto e sul quale la ministra ha chiesto l’aiuto dei Consorzi “per individuare le caratteristiche di ogni prodotto da sottoporre a pegno. Uno strumento che può dare una mano sul fronte della liquidità“.
Bellanova ha fatto riferimento all’integrazione della filiera, di cui Origin Italia rappresenta l’ultimo anello, e al suo rafforzamento parlando dei rapporti tra produttori primari e trasformatori. Infine è tornata sul tema della promozione del Made in Italy, una questione già affrontata nel corso dell’informativa resa alla Camera dei deputati lo scorso 16 aprile quando indicò la previsione di una campagna straordinaria di comunicazione. Nella videoconferenza ha parlato della promozione dei prodotti di qualità all’estero come di una assoluta priorità, richiamando anche il contributo del ministero degli Esteri.
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