Record storico per l’export agroalimentare italiano di cibi e bevande che nel 2021 raggiunge il valore di 52 miliardi (+11% sul 2020). Per le esportazioni nazionali complessive il rimbalzo risulta ancora maggiore (+18,2%), dopo la forte battuta d’arresto subita nel 2020.
Secondo le elaborazioni di Ismea sui dati Istat, a concorrere al risultato sono soprattutto le esportazioni dell’industria alimentare (+11,6%); segno positivo anche per la componente agricola (+8,8%). Contestualmente, nell’anno appena trascorso le importazioni agroalimentari registrano una crescita di quasi il 12% sul 2020, raggiungendo un valore di oltre 48 miliardi. Il saldo totale tra import ed export segna un – 20,3% per effetto del record di esportazioni. La bilancia commerciale del settore si conferma, oltre che in attivo, in ulteriore miglioramento nel 2021.
In testa alla classifica delle esportazioni agroalimentari nazionali c’è il vino. Nel 2021 il prodotto made in Italy sfonda per la prima volta il muro dei 7 miliardi di euro in valore. “Un vero boom per gli spumanti italiani”, commenta Coldiretti. Le bollicine italiane fanno registrare una esplosione delle richieste dall’estero con un aumento addirittura del 23% in valore.
Tra i principali clienti del tricolore a tavola ci sono gli Stati Uniti che si collocano al secondo posto con un incremento del 15%. Positivo l`andamento anche in Germania che si classifica al primo posto tra i Paesi importatori di italian food con un incremento del 9%. La Francia (+8%) è stabile al terzo posto. Al quarto c’è la Gran Bretagna «dove però le vendite sono stagnanti a causa delle difficoltà legate alla Brexit, tra le procedure doganali e l’aumento dei costi di trasporto dovuti a ritardi e maggiori controlli», rivela la Coldiretti. Fra gli altri mercati, evidenzia l’organizzazione agricola, si segnala la crescita del 16% nonostante le tensioni internazionali in quello russo e del 27% su quello cinese.
Anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, guarda con soddisfazione ai dati Istat sul commercio estero perché confermano il raggiungimento dell’obiettivo di 516 miliardi di export totale fissato per il 2021. L’Italia non solo ha superato le cifre del 2020 e quelle del 2019, anno del boom e ancora pre-Covid, ma anche ha “fatto meglio di altri grandi Paesi europei come Francia e Germania”, ha scritto su Facebook il ministro. Alla luce di questi risultati, l’impegno del Patto per l’export a supporto del Made in Italy, come traino per il rilancio italiano, va avanti e “i 1,5 miliardi di euro all’anno per i prossimi cinque anni a favore delle esportazioni rappresentano solo l’inizio”, ha concluso Di Maio.
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