Le agitazioni e i blocchi stradali organizzati dagli autotrasportatori in diverse aree del Paese e soprattutto al Sud Italia stanno impedendo le consegne di mangime agli allevamenti e il rifornimento delle materie prime ai mangimifici. Assalzoo – Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici ha denunciato i forti disagi patiti dal settore zootecnico a causa di queste proteste illegali. L’Associazione ha chiesto al Governo di intervenire per ripristinare la circolazione degli automezzi per assicurare la salute e la stessa sopravvivenza degli animali allevati.
Le aree coinvolte dai blocchi sono le principali vie di collegamento e gli svincoli autostradali. I disagi maggiori in Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia, ma la protesta si sta allargando pericolosamente con atti di intimidazione nei confronti degli autotrasportatori che vogliono assicurare il servizio.
Impedire ai mezzi di trasporto di circolare significa non solo pregiudicare l’attività sia dei mangimifici sia degli allevamenti, ma anche mettere in pericolo il benessere e la stessa sopravvivenza degli animali, in molti casi già privi di alimentazione e in condizioni estremamente critiche.
Il settore agro-zootecnico, già gravato dagli effetti economici della pandemia, dagli aumenti dei costi di produzione e dal caro-bolletta, non può affrontare ora anche il blocco dell’attività. Assalzoo ha pertanto chiesto un intervento urgente per una rapida soluzione della crisi. Il transito dei mezzi pesanti può essere riattivato ripristinando la legalità con un’attività di presidio e rimozione dei blocchi o con un servizio di scorta con cui permettere alla maggioranza degli autotrasportatori, estranei alle proteste, di poter continuare a lavorare. Queste e altre informazioni più specifiche sono contenute in una lettera che l’Associazione ha inviato ai ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per sensibilizzare le istituzioni competenti sulla questione.