Home Attualità Cereali: taglio delle stime di produzione dall’International Grain Council

Cereali: taglio delle stime di produzione dall’International Grain Council

979
0
cereali

Previsioni sulla produzione mondiale di cereali al ribasso. La raccolta di frumento e cereali secondari nel 2021/22 è ridotta da 5 milioni di tm/m (mese su mese), a 2.281 m. A renderlo noto è l’International Grain Council nel report di febbraio.

Gli aggiustamenti al ribasso sono principalmente per le colture di mais nell’emisfero meridionale, ma si registra anche il ridimensionamento dei dati di sorgo e grano. Il calo delle forniture nel 2021/22 è esacerbato da trasporti ridotti e, nonostante le prospettive di consumo al ribasso, le scorte totali di cereali (aggregato delle rispettive campagne locali di commercializzazione) si collocano a un livello inferiore di 5 milioni di tonnellate rispetto a prima, a 596 milioni, segnando un quinto declino consecutivo. A 424 milioni di tonnellate, la previsione del commercio globale (luglio/giugno) è superiore di 1 m m/m, in base alle prospettive aggiornate su mais e frumento.

Previsioni domanda-offerta per il grano

Le proiezioni della domanda e dell’offerta per il grano 2022/23 sono simili alle prospettive provvisorie pubblicate il mese scorso, comprese le previsioni per una produzione e un consumo da record. Mentre le scorte finali globali sono ora viste in leggero aumento su base annua, si prevede che i riporti degli esportatori saranno ancora inferiori alla media. Le prime proiezioni del Consiglio sulle superfici mondiali di raccolto di mais e orzo per il 2022/23 indicano un piccolo cambiamento complessivo anno su anno. Tuttavia, con gli elevati costi di input che complicano i calcoli sulla redditività relativa delle colture primaverili, le previsioni saranno tenute sotto stretto controllo nei prossimi mesi.

Previsioni domanda-offerta per la soia

Riflettendo l’evidenza della diminuzione del potenziale di resa in Sud America, la previsione per la produzione globale di soia per il 2021/22 è ridotta di ulteriori 15 milioni di t m/m, a 353 milioni (-4% a/a). La netta riduzione delle forniture è convogliata verso i minori consumi – visti in calo per la prima volta in un decennio – e le scorte. Gran parte del calo delle riserve sarà dovuto ai maggiori esportatori, con un taglio di 7 milioni di t m/m. Con disponibilità più ridotte e prezzi elevati destinati a tradursi in un certo razionamento della domanda, si prevede che il commercio scenda di 6 milioni di tonnellate, a 161 milioni, stabile a/a. Guardando alle prospettive per il 2022/23, il Consiglio prevede un aumento del 2% a/a della superficie mondiale, compresi i guadagni nei principali esportatori.

Previsioni domanda-offerta per il riso

Le previsioni del Consiglio per la produzione mondiale di riso nel 2021/22 sono ridotte di 1 milione di tonnellate al mese, a 510 milioni, anche se in lieve aumento su base annua e un nuovo picco. Con l’assorbimento mantenuto rispetto al passato, la cifra delle scorte globali è ridotta di 2 milioni di tonnellate, a 181 milioni (+1 milione a/a), inclusa una modesta riduzione dei principali esportatori, principalmente l’India. La previsione per il commercio nel 2022 (gennaio/dicembre) è leggermente aumentata, a circa 49 milioni di tonnellate (-1 milione), ben al di sopra della media. Con un probabile aumento dei principali produttori, inclusa l’India, si prevede che l’area di raccolta mondiale si espanderà dell’1% a/a nel 2022/23.

L’indice IGC Grains and Oilseeds (GOI) ha guadagnato il 7% portandosi ai livelli visti l’ultima volta a settembre 2012, con aumenti netti in tutti i mercati.