Fefac accoglie con favore la posizione del Consiglio dell’Ue a Versailles sulla sicurezza alimentare. In particolare, la Federazione dei produttori europei di mangimi composti e premiscelati sostiene la volontà di ridurre “la dipendenza dai principali prodotti agricoli e fattori produttivi importati, in particolare aumentando la produzione dell’Ue di proteine vegetali”.
La posizione di Fefac
Per molti anni Fefac ha sostenuto le azioni e le iniziative dell’Ue per rafforzare la resilienza del settore alimentare e dei mangimi dell’Ue, sulla base delle “lezioni apprese” durante la pandemia di Covid e del Piano proteico dell’Ue pubblicato per la prima volta nel 2018. La pubblicazione della Commissione europea su un piano di emergenza per garantire l’approvvigionamento e la sicurezza alimentare hanno evidenziato chiaramente la vulnerabilità del settore dei mangimi dell’Ue per quanto riguarda le importazioni di materie prime per mangimi altamente proteici e additivi essenziali per mangimi.
Il 9 marzo 2022 la prima riunione “ad-hoc” di Efscm (European Food Security Crisis Prepareness & response Mechanism) sull’impatto della crisi ucraina sul settore alimentare dell’Ue ha aperto la strada a un efficace sistema di gestione delle crisi volto a mitigare le interruzioni sulla catena alimentare e dei mangimi in Ucraina, nei paesi limitrofi dell’UE nel Mediterraneo e negli Stati membri più esposti sulla base di valutazioni del rischio settoriale. Fefac ha sottolineato l’importanza cruciale di prevenire l’interruzione delle consegne di mais da foraggio ai porti dell’Europa meridionale e ha ringraziato il Commissario Ue per l’Agricoltura Janusz Wojciechowski per le misure efficaci di gestione delle crisi a breve termine concordate dalla Commissione europea.
Il commento del presidente Fefac, Asbjørn Børsting
“L’Unione europea deve stabilire un piano di emergenza completo dell’Ue per la sicurezza degli alimenti e dei mangimi, che dia la priorità all’uso di cereali e semi oleosi negli alimenti e nei mangimi, coprendo entrambi gli impatti a breve termine legati alla perdita delle consegne di grano del Mar Nero dall’Ucraina, ma anche a medio termine per attutire gli impatti della crisi ucraina, che si faranno sentire a lungo”. A dichiararlo è il presidente della FEFAC Asbjørn Børsting. “L’UE deve sostenere tecnologie innovative di miglioramento genetico delle piante e buone pratiche agricole per aumentare la produzione domestica di cereali, semi oleosi e proteine vegetali”.
Tra le priorità c’è la riduzione della dipendenza energetica dell’Ue. “I membri di Fefac sono pienamente favorevoli all’aumento dell’autonomia alimentare dell’UE”, commenta ancora Børsting. “Hanno investito per molti anni per aumentare la quota di co-prodotti nella produzione di mangimi composti, migliorando così la circolarità del settore e la capacità di recuperare i nutrienti dai mangimi “non commestibili per l’uomo”. Gli obiettivi dell’Ue sull’aumento dell’uso del biogas e di altre fonti di energia rinnovabili potrebbero potenzialmente minare gli obiettivi di autonomia dell’Ue in materia di alimenti e mangimi: se l’impiego di questi co-prodotti fosse deviato verso la produzione di energia, sarebbero quindi allontanati dai sistemi di produzione di alimenti e mangimi aumentando così la dipendenza dell’Ue dall’import di mangimi”.
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