L’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna “Bruno Ubertini” compie un secolo. “Cento anni rappresentano per IZSLER un traguardo molto importante e testimoniano soprattutto la continuità di un impegno che da sempre ci vede protagonisti sul territorio nell’ambito della sanità pubblica”. Sono state le parole del direttore generale di IZSLER Piero Frazzi, intervenuto per esporre il piano programmatico dell’ente durante le celebrazioni del centenario che si sono svolte a Brescia. “La giornata di oggi è un’occasione per ricordare i valori che ci hanno guidati in questi cento anni di storia – ha proseguito Frazzi – . Ma ci pone dinnanzi soprattutto a nuove importanti sfide a livello globale, come la sicurezza alimentare e la diffusione di nuovi agenti patogeni legati ai cambiamenti climatici e alle nuove abitudini sociali e culturali”.
Le celebrazioni nell’Auditorium santa Giulia a Brescia
Un secolo di sfide per l’Istituto zooprofilattico sperimentale l’ultima delle quali iniziata due anni fa con la pandemia Covid-19. L’ente opera in favore della salute pubblica e delle attività produttive del settore agroalimentare nel rispetto dei valori etici, al fine dello sviluppo socioeconomico del Paese. Durante le celebrazioni che si sono svolte venerdì 13 maggio, l’Istituto “Bruno Ubertini”, in collaborazione con la Fondazione iniziative zooprofilattiche e zootecniche ha condiviso con tutti gli stakeholder un fitto programma di convegni ed iniziative, a cui hanno partecipato, tra gli altri, la vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratti, e l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi. Dall’Emilia Romagna è intervenuto invece, Giuseppe Diegoli, Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica, Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare.
Intervenuto anche Costantino Vitali, presidente della Fondazione iniziative zooprofilattiche e zootecniche. «L’Istituto e la Fondazione celebrano oggi un momento molto importante, di una realtà che con il suo impegno costante ha contribuito molto alla salute del territorio e della sua popolazione. Il nostro sguardo si rivolge inoltre anche al futuro, per sottolineare come la ricerca scientifica abbia un ruolo determinante per il rafforzamento della sanità pubblica e la prevenzione di situazioni come quella che ci siamo trovati ad affrontare in questi anni di pandemia»
Tra i vari momenti che hanno scandito la giornata anche l’incontro dal titolo “One Health: la nuova frontiera della sanità pubblica” che ha visto diversi interventi quali di Beatrice Boniotti, Michele Dottori, Giorgio Fedrizzi, Antonio Lavazza, Stefano Pongolini, Paola Prati intervistati da Anna Mossini e moderati da Ezio Lodetti. Infine è stata aperta ai partecipanti la mostra-museo allestita per raccogliere e testimoniare attraverso attrezzature e immagini del passato il percorso scientifico e culturale di IZSLER nella sanità pubblica veterinaria.