Il Parlamento europeo ha compiuto un altro passo in avanti in materia di energie rinnovabili. La commissione ITRE ha votato a favore dell’aumento dell’ambizione di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nei trasporti, lasciando gli Stati membri liberi di utilizzare i biocarburanti a base di colture nel loro mix energetico di trasporto. Una decisione che ha trovato il favore della filiera dei biocarburanti, degli alimenti e dei mangimi dell’Ue.
Nel dettaglio, la posizione di ITRE mantiene in gran parte il quadro per i biocarburanti a base di colture suggerito dalla Commissione europea; con un limite di produzione fissato al consumo finale per ciascuno Stato membro per il 2020, consentendo una flessibilità del +1% con un massimo del 7%. La risoluzione è stata adottata con 54 voti favorevoli, 14 contrari, 6 astenuti.
La posizione del settore
“I membri di ITRE hanno segnalato che i biocarburanti a base di colture prodotti in modo sostenibile svolgono un ruolo importante nella decarbonizzazione dei trasporti, oggi e domani. Questo è certamente un miglioramento rispetto all’approccio fuorviante nei confronti dell’agricoltura adottato dal comitato ENVI, che ridurrebbe drasticamente il tetto ai biocarburanti a base di colture e creerebbe un divario nel mix energetico dei trasporti che dovrebbe essere colmato dai combustibili fossili importati”. Lo dichiarano in una nota congiunta i partner della filiera dei biocarburanti, degli alimenti e dei mangimi dell’Ue, dalla raccolta alla trasformazione per usi alimentari, mangimi ed energetici. Tra i firmatari del comunicato Coceral, Fefac e Copa-Cogeca.
“Ora spetterà al Parlamento europeo al completo decidere in plenaria a settembre su una posizione definitiva. Con così tanta posta in gioco sulle questioni dell’aumento dell’autonomia dell’Ue in materia di energia e mangimi e alimenti, come evidenziato nella dichiarazione del Consiglio dell’Ue, è chiaro che il Parlamento deve riconoscere il potenziale dei biocarburanti sostenibili a base di colture come una componente importante dell’energia rinnovabile dell’UE politica e un fornitore chiave di coprodotti ricchi di proteine dell’Ue per l’uso nei mangimi fino al 2030 e oltre”.
“Del resto, alla luce dell’attuale contesto geopolitico, l’Ue dovrebbe riconoscere e massimizzare pienamente il potenziale dei biocarburanti certificati a base di colture sostenibili nel raggiungimento delle nuove priorità e obiettivi politici dell’UE in materia di sicurezza alimentare, mangimistica e energetica, realizzando nel contempo le sue ambizioni in materia di clima”.
“I nostri settori sono al crocevia del passaggio verso la produzione di alimenti e mangimi climaticamente neutri, la sostituzione dei combustibili fossili e l’indipendenza energetica europea, il risparmio delle emissioni di gas a effetto serra e la bioeconomia domestica. Infine, decisori dovrebbero riconoscere le sinergie tra le catene del valore di cibo, mangimi ed energia nell’Ue”.
Foto: fonte Pixabay