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Fao, l’innovazione strumento essenziale contro cambiamento climatico

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Uno strumento su cui l’agricoltura può puntare per far fronte al cambiamento climatico è l’innovazione. Dai droni ai sistemi di allerta rapidi via smartphone alle nuove pratiche agricole smart sono molte le risorse da cui ricavare un contributo decisivo per la competività e la resilienza del settore primario. Lo ha ricordato Qu Dongyu, il direttore generale della Fao, nel corso del decimo Forum annuale sull’innovazione sostenibile in seno alla Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite Cop25 a Madrid. “Le soluzioni innovative a fronte del cambiamento climatico sono più vitali che mai – sono un multiplicatore chiave per il mutamento”, dice Qu.  

L’impegno dell’agenzia dell’Onu su questo fronte non è nuovo. Ad esempio la Fao sostiene dal 2010 l’iniziativa Climate-Smart Agriculture. Con questo progetto si stanno aiutando i sistemi agricoli in una fase delicata di trasformazione anche per rispondere alle sfide lanciate dall’emergenza climatica. L’obiettivo è aumentare la produttività agricola e i redditi, migliorare la resilienza dei sistemi agricoli e, dove possibile, ridurre o rimuovere le emissioni di gas serra.  

L’approccio della Climate-Smart Agriculture si basa sui concetti, le tecnologie e l’esperienza dell’agricoltura sostenibile. I beneficiari sono i Paesi più poveri, quelli che più subiranno gli effetti del cambiamento del clima.

Gli interventi in Africa, Medio Oriente e Centro America

Tra le innovazioni Qu ha citato l’utilizzo dei droni e i dati analitivi molto avanzati ottenuti grazie alle immagini per identificare precocemente la presenza di parassiti. Oppure i sistemi di allerta rapida con cui fornire tempestivamente le informazioni agli agricoltori attraverso i loro telefoni cellulari per avvisarli sulla semina, ad esempio, o sulla vendita del bestiame. Così “si riducono rischi e perdite e si migliora la sicurezza alimentare e dei mezzi di sostentamento”, aggiunge il direttore generale. La stessa Fao ha sviluppato un sistema di allerta e monitoraggio per controllare la diffusione dei pesticidi e una tecnica dell’insetto sterile per controllare la diffusione della Mosca mediterranea della frutta in Repubblica Dominicana. 

Qu ha ricordato anche lo sviluppo delle idroponiche negli ambienti aridi come la Striscia di Gaza e la Cisgiordania e la promozione di filiere agricole inclusive che aumentano il reddito dei coltivatori di caffè in Etiopia. Il direttore generale ha promosso infine la creazione di un nuovo Ufficio per l’Innovazione. Il suo apporto sarà utile anche per l’iniziativa Hand-in-Hand con cui la Fao cerca di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. L’idea alla base è quella di accoppiare Paesi meno abbienti con Paesi a maggior reddito in un’ottica di assistenza.

Foto: Pixabay