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Prima il costo, poi il gusto: l’Eurobarometro racconta le scelte alimentari degli europei

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Eurobarometro pixabay

Il costo del cibo pesa oggi sugli europei più di qualche anno fa, diventando il principale fattore che influenza gli acquisti di cibo, anche dopo il gusto. Quasi la metà degli europei considera importante anche la sicurezza alimentare e il 41% dei cittadini dà per scontato che il cibo che acquista sia sicuro. A dirlo è l’Eurobarometro 2022 sulla sicurezza alimentare nell’Ue al quarto sondaggio di questo tipo dal 2005. Il sondaggio si basa sulle risposte di 27.000 persone in tutta l’Unione europea. I risultati fotografano le scelte alimentari degli europei, la loro consapevolezza e le loro preoccupazioni in materia di sicurezza alimentare.

I problemi globali lasciano il segno

“Sono successe molte cose dal nostro ultimo sondaggio nel 2019, non da ultimo una pandemia globale e lo scoppio di una guerra in Europa. Tali eventi hanno conseguenze drammatiche”, ha dichiarato il direttore esecutivo dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) Bernhard Url. “Non sorprende che per molti europei un aumento del costo della vita stia influenzando le loro scelte alimentari più di prima. D’altra parte, la sicurezza alimentare rimane importante per molti cittadini dell’Ue ed è incoraggiante vedere che quasi la metà di loro si preoccupa di mangiare sano tanto quanto dei rischi alimentari”.

Quest’ultima istantanea delle opinioni dei cittadini arriva quando il sistema di sicurezza alimentare dell’Ue, l’Efsa e gli organismi per la sicurezza alimentare in diversi Stati membri compiono 20 anni. “Questa pietra miliare è un traguardo per molte organizzazioni, esperti scientifici e altre parti interessate nel nostro sistema – ha spiegato Url -. In modo incoraggiante, due terzi dei cittadini europei riconoscono che l’Ue e gli Stati membri stanno lavorando insieme.

L’Eurobarometro 2022 mostra come la maggioranza dei cittadini riconosce che il livello di benessere dell’ambiente, degli animali e delle piante abbia un impatto sulla salute umana. “Questo è incoraggiante – ha commentato il direttore di Efsa – mentre passiamo a sistemi alimentari sostenibili e alla valutazione del rischio One Health”.

La fiducia nella scienza è salda

Sette europei su dieci riconoscono il ruolo degli scienziati nell’assicurare che il cibo sia sicuro e otto su dieci si fidano di loro per le informazioni sulla sicurezza alimentare. Allo stesso modo, la fiducia nelle istituzioni nazionali e dell’Ue è alta: due terzi delle risposte erano positive. Per Barbara Gallani, capo della comunicazione presso l’Efsa, “questi risultati sono inestimabili nel nostro lavoro quotidiano e nella nostra pianificazione strategica a lungo termine. Abbiamo sviluppato riepiloghi su misura per i nostri partner degli Stati membri in modo che possano utilizzare i risultati dell’Eurobarometro per supportare le proprie informazioni pubbliche e gli sforzi di sensibilizzazione sulla sicurezza alimentare”.

Cosa sanno gli europei sul cibo secondo l’Eurobarometro

1)    Oltre un terzo degli europei ha un livello di consapevolezza molto alto (21%) o alto (17%) sui temi della sicurezza alimentare.

2)    Hanno sentito parlare di additivi negli alimenti o nelle bevande il 70% degli intervistati, il 65% conosce i residui di pesticidi negli alimenti, il 63% dei cittadini sa dei residui di antibiotici, ormoni o steroidi nella carne e il 60% ha sentito parlare delle malattie riscontrate negli animali.

3)    I residui di pesticidi negli alimenti (40%) e i residui di antibiotici, ormoni o steroidi nella carne (39%) sono in cima alla lista delle preoccupazioni relative alla sicurezza alimentare tra gli europei. Meno persone si sono occupate delle malattie delle piante (11%), dell’uso delle nuove biotecnologie nella produzione alimentare (8%) e delle nanotecnologie applicate alla produzione alimentare (5%).

4)    Circa 6 su 10 (61%) indicano la televisione la principale fonte di informazione sui rischi alimentari, seguita da famiglia, amici, vicini o colleghi (44%) e motori di ricerca su Internet (37%), con importanti differenze tra generazioni.

5)    Più di 8 intervistati su 10 si fidano dei medici (89%), degli scienziati finanziati con fondi pubblici (82%) e delle organizzazioni dei consumatori (82%) per informazioni sui rischi alimentari.

6)    Una minoranza di europei non cambierebbe il proprio comportamento in caso di paura alimentare (21%), e per un europeo su 4 (25%) tutti gli alimenti comportano dei rischi ed è impossibile evitarli tutti.

Foto: fonte Pixabay