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Da Dublino l’appello degli scienziati per un dibattito non ideologico sulla carne

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Un gruppo di scienziati si schiera in difesa degli allevamenti. Contro semplificazioni e fanatismo, gli esperti hanno firmato una “Dichiarazione degli scienziati di Dublino sul ruolo sociale della carne”. Il documento è il risultato di un vertice di due giorni organizzato nella capitale irlandese dall’Autorità per l’agricoltura e lo sviluppo alimentare. A riportare la notizia è il sito di European livestock voice, l’associazione che riunisce gli allevatori europei. La dichiarazione mira a dare voce ai numerosi scienziati in tutto il mondo che cercano un approccio equilibrato al futuro degli allevamenti.

Diversi esperti internazionali di fama mondiale si sono riuniti per discutere l’importanza del settore zootecnico nella società odierna in occasione dell’evento “Il ruolo sociale della carne – Cosa dice la scienza” che si è tenuto a Dublino. I sistemi alimentari odierni devono affrontare una doppia sfida: aumentare la disponibilità di alimenti di origine animale per contribuire a soddisfare i bisogni nutrizionali di circa tre miliardi di persone nelle aree più povere, rispettando allo stesso tempo la biodiversità, i cambiamenti climatici e i flussi di nutrienti, così come la salute e il benessere degli animali all’interno di un ampio approccio One Health.

L’approccio scientifico degli esperti

Agli scienziati viene quindi chiesto di fornire prove affidabili dei benefici nutrizionali, della sostenibilità ambientale, dei valori socio-culturali ed economici, oltre a soluzioni per i diversi miglioramenti da attuare. Tra i relatori chiave Alice Stanton del Royal College of Surgeons d’Irlanda ha discusso di quanto la carne rossa faccia bene all’organismo umano, mentre lo scienziato spagnolo Pablo Manzano del Centro basco per i cambiamenti climatici ha presentato gli aspetti ecologici dell’agricoltura zootecnica, spiegando che i sistemi di allevamento ben gestiti che applicano principi agroecologici potrebbero convertire grandi quantità di biomassa non commestibile, riciclare i nutrienti delle piante nella terra, sequestrare il carbonio e migliorare la salute del suolo, la biodiversità e la protezione dei bacini idrografici, offrendo molti servizi a favore dell’ambiente. Wilhelm Windisch, docente di Nutrizione animale della TUM School of Life Sciences, ha illustrato il ruolo dei prati e della circolarità dei nutrienti negli allevamenti, mentre Frédéric Leroy della Vrije Universiteit Brussel ha invece parlato della controversa restrizione del consumo di carne sul piano politico.

La produzione di carne è spesso elencata tra i maggiori contributori al cambiamento climatico per le emissioni di metano biogenico: dal vertice è però emerso che tale valutazione è espressa in termini semplicistici e utilizzando una selezione miope di parametri.

Il ruolo della carne per salute ed economia

Gli alimenti di origine animale sono la maggior fonte di proteine ​​di alta qualità e forniscono una varietà di nutrienti essenziali e altri composti che promuovono il benessere. Il consumo regolare di questi cibi nell’ambito di una dieta equilibrata è vantaggioso per gli esseri umani, in particolare per quelli con particolari bisogni nutrizionali come bambini e adolescenti, donne in gravidanza e in allattamento, donne in età riproduttiva e anziani.

Quanto al ruolo della carne nell’economia, possedere capi di bestiame è la forma più frequente al mondo di possesso di beni e costituisce la base del capitale finanziario della comunità rurale. In alcune comunità il bestiame è poi uno dei pochi beni che le donne possono possedere, e rappresenta un primo passo verso l’uguaglianza di genere. Le conferenze dei relatori e i risultati delle discussioni al vertice di Dublino diventeranno articoli scientifici in un’edizione peer-reviewed di Animal Frontiers, la cui pubblicazione è prevista per marzo 2023.