Antonio Galtieri è uno dei cinque neoeletti vicepresidenti di Assalzoo. Gli sono state affidate la delega alla Filiera avicunicola e la delega alla Filiera di approvvigionamento materie prime in collaborazione con Alexander Rieper
Antonio Galtieri, 56 anni, originario di Gravina di Puglia (Bari), è stato eletto per la terza volta vicepresidente di Assalzoo con due deleghe, una alla Filiera avicunicola e una, in collaborazione con Alexander Rieper, alla Filiera di approvvigionamento materie prime. È vicepresidente e componente aggiunto nel consiglio generale di Confidustria Bari, amministratore delegato della Specialmangimi Galtieri Spa e amministratore unico di Avigal Srl, società operante nella filiera avicola.
Come accoglie il ruolo che le è stato assegnato?
II ruolo affidatomi dal Presidente Ferrari, in linea con la mia esperienza lavorativa, mi riempie di entusiasmo. Stiamo affrontando una fase molto confusa e complicata che comporta dei cambiamenti epocali di assoluta importanza: le conseguenze e le ricadute post-pandemia sul comparto mangimistico e zootecnico, i rincari delle materie prime a causa dei conflitti bellici in Ucraina, la zootecnia sostenibile e il benessere animale, la sovranità alimentare.
Quali sono le priorità su cui intende lavorare?
Più che priorità abbiamo delle vere e proprie “emergenze” in agenda. Sono molteplici i temi rilevanti che rimarcheremo e affronteremo con eccezionale e assoluta responsabilità. Ci occuperemo dell’approvvigionamento di materie prime (in particolare del problema ricorrente della dipendenza dall’estero), della questione energetica e della filiera sostenibile, degli aggiornamenti e adeguamenti delle condizioni contrattuali e delle borse merci (Milano, Bologna, Genova). Siamo pronti a lavorare in sinergia con le istituzioni e il mondo scientifico, avviando progetti di ricerca sulle biotecnologie per favorire produzioni ceralicole più sane e competitive. Ci impegneremo, quindi, a riesaminare la Pac (Politica agricola comunitaria) con lo scopo di proteggere e rilanciare la produzione agraria nazionale con lo sguardo rivolto a strategie sostenibili di produzione, distribuzione e consumo di cibo in linea con i principi della sovranità alimentare.