Nel mese di novembre i prezzi internazionali di cereali, carne e prodotti lattiero-caseari sono diminuiti, mentre sono risultate in aumento le quotazioni di oli vegetali e zucchero facendo registrare, rispetto al novembre dello scorso anno, una misura delle variazioni dei prezzi delle materie prime alimentari mondiali sostanzialmente stabile. I dati arrivano dall’indice dei prezzi alimentari della Fao, l’agenzia dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, che tiene traccia delle variazioni mensili dei prezzi internazionali dei prodotti alimentari più comuni, e che attualmente fa registrare lo 0,3% in più rispetto al novembre 2021.
Prezzi in calo per cereali, carne e latticini
Nel dettaglio l’indice Fao dei prezzi dei cereali è diminuito dell’1,3% rispetto al mese precedente, insieme con i prezzi mondiali del grano e del mais, diminuiti a loro volta rispettivamente del 2,8% e dell’1,7%. Registrata invece una controtendenza per il riso, i cui prezzi a livello internazionale sono aumentati del 2,3%.
Quanto ai prezzi mondiali della carne, l’Indice Fao a novembre è stato inferiore dello 0,9% rispetto al mese precedente per via della diminuzione dei prezzi della carne bovina – mentre i prezzi mondiali di tutti gli altri tipi di carne sono aumentati, guidati soprattutto dalle quotazioni più elevate per la carne ovina. I prezzi in calo dei prodotti lattiero-caseari è dell’1,2% rispetto a ottobre, con le quotazioni mondiali di burro, latte scremato e latte intero in polvere in calo a causa della minore domanda di importazioni – mentre quelle del formaggio sono aumentate (in parte a causa della minore disponibilità all’esportazione dei principali paesi produttori dell’Occidente Europa).
In aumento i prezzi di oli vegetali e zucchero
Quanto agli oli vegetali, l’Indice Fao di novembre ha registrato un aumento del 2,3% ponendo fine a sette mesi consecutivi di calo. In particolare a essere aumentati sono i prezzi dell’olio di palma e di soia, mentre sono diminuiti quelli di colza e di girasole. L’Indice dei prezzi dello zucchero è salito del 5,2% a novembre, influenzato dai forti acquisti a causa della scarsità delle forniture globali di zucchero dovute ai ritardi nei raccolti nei principali Paesi produttori e dell’annuncio da parte dell’India di quote di esportazione di zucchero inferiori a quanto atteso. Anche l’aumento dei prezzi dell’etanolo in Brasile ha esercitato una pressione al rialzo sui prezzi mondiali dello zucchero.