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Benessere degli animali, disponibile il primo report dell’Osservatorio Woah

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Dalla lotta alla resistenza antimicrobica, alla richiesta di maggiori risorse per la salute degli animali acquatici, passando dalla trasparenza e coerenza dei dati: sono alcuni dei suggerimenti conclusivi emersi dalla prima relazione annuale redatta per la prima volta dall’Osservatorio dell’Organizzazione mondiale per la salute animale (Woah), struttura ideata per dare un senso a un flusso di informazioni sempre crescente grazie alla trasformazione digitale del Woah.

Funzioni e obiettivi del rapporto annuale del Woah

La relazione annuale fornisce una panoramica dell’attuazione di un’ampia selezione di indicatori promossi dall’Organizzazione mondiale per la salute animale. Il documento include più di 100 indicatori raggruppati in dodici sezioni ognuno dei quali fotografa un argomento e un’area di interesse diverso, dalla preparazione alle emergenze all’approccio One Health. I risultati presentati in questo rapporto delineano per la prima volta una prospettiva globale dell’adesione degli Stati agli standard Woah, e allo stesso tempo aumentano la consapevolezza di alcune delle attuali lacune nella loro attuazione. La relazione suggerisce inoltre come potrebbero essere soddisfatti alcuni parametri migliorando le pratiche a livello nazionale e in che modo i membri potrebbero beneficiare di un sostegno più mirato.

Da mettere in evidenza in questa prima edizione del rapporto annuale dell’Osservatorio sono le raccomandazioni riportate alla fine di ogni sezione che hanno lo scopo di far progredire le competenze, sviluppare le conoscenze e aiutare i membri a sostenere l’integrazione ottimale degli standard Woah nelle legislazioni nazionali. Il loro obiettivo è rendere i servizi per la salute degli animali meglio attrezzati per affrontare le sfide esistenti. Le raccomandazioni del rapporto sono anche input preziosi per l’Organizzazione stessa, in quanto consentiranno di approfondire la sua comprensione dell’implementazione degli standard nei diversi Paesi e di massimizzare il suo supporto nei loro confronti.

Le conclusioni del primo rapporto Woah

In sintesi dal primo report annuale dell’Osservatorio emerge:

1) la necessità di inviare report contenenti dati coerenti e di alta qualità in linea con le linee guida dell’Organizzazione mondiale per la salute animale;

2) il valore per gli Stati di usufruire dei servizi offerti da Woah: tra questi la pubblicazione di autodichiarazioni, la richiesta di riconoscimento ufficiale dell’assenza di malattia e la segnalazione di esercizi di simulazione che aiutano a prevenire la diffusione di malattie animali facilitano l’accesso al mercato e aumentano la visibilità del lavoro dei Servizi Veterinari e dei Servizi Sanitari per gli Animali Acquatici;

3) L’importanza di fornire ai servizi veterinari e ai servizi per la salute degli animali acquatici l’accesso a risorse sufficienti;

4) Il valore di implementare le performance dei servizi veterinari;

5) Il divieto di utilizzare per la promozione della crescita animale gli antimicrobici elencati dall’Oms come di fondamentale importanza per la medicina umana;

6) La necessità di segnalazione appropriata delle misure di controllo secondo i codici Woah.

Come ultima osservazione sui risultati, è necessario menzionare il ritardo nella notifica degli eventi epidemiologici. In generale la maggior parte – se non tutti i membri Woah – dovrebbero impegnarsi a ridurre il tempo che intercorre tra la conferma diagnostica di un focolaio alla notifica del focolaio stesso a Woah. Tali sforzi dovrebbero essere compiuti anche per la presentazione di relazioni informative semestrali sulla salute degli animali.

Foto: fonte Pixabay