Home Attualità Il mercato unico europeo compie 30 anni: i vantaggi dell’integrazione

Il mercato unico europeo compie 30 anni: i vantaggi dell’integrazione

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Trent’anni di mercato unico. L’Unione europea festeggia uno dei maggiori risultati dell’integrazione tra i ventisette Stati membri. Istituito il 1º gennaio 1993, il mercato unico europeo consente la libera circolazione di merci, servizi, persone e capitali nell’Ue, semplificando la vita dei cittadini e offrendo nuove opportunità alle imprese. Al mercato unico si unisce la Pac, la politica agricola comune, nella sempre più profonda integrazione europea.

Nell’arco di tre decadi il mercato unico è stato un motore per la crescita e la competitività, sostenendo il potere economico e politico dell’Europa a livello mondiale. Ha inoltre svolto un ruolo chiave nell’accelerazione dello sviluppo economico dei nuovi Stati membri che hanno aderito all’Ue, eliminando le barriere all’ingresso e stimolando la crescita.

In occasione del trentennale, per tutto il 2023 saranno organizzati vari dibattiti, mostre e campagne per promuovere i successi conseguiti dal mercato unico e coinvolgere i cittadini in una discussione sul suo futuro.

Il ruolo chiave del mercato unico europeo

Il mercato unico è stato essenziale per aiutare l’Europa ad affrontare la pandemia di Covid-19 e la crisi energetica derivante dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Per la Commissione europea rafforzarne l’integrità resterà essenziale per consentire all’Ue di rispondere alle nuove sfide in modo coordinato e continuare a sostenere la competitività economica.

Grazie al mercato unico l’Unione europea è stata in grado di migliorare la vita dei suoi cittadini:

1)    accelerando la transizione verso un’economia più verde e più digitale. Il Green Deal europeo è la strategia di crescita dell’Ue. Sulla base delle proposte “Pronti per il 55%” e “decennio digitale”, l’Europa sta predisponendo un quadro normativo per sostenere le transizioni verde e digitale;

2)    garantendo norme di sicurezza elevate e standard tecnologici di punta a livello mondiale. Grazie alla legislazione dell’Ue, tutti i prodotti sul mercato unico si basano su standard elevati di protezione dell’ambiente, dei lavoratori, dei dati personali e dei diritti umani;

3)    rispondendo alle crisi recenti con una rapidità e una determinazione senza precedenti. Durante la pandemia di Covid-19 il mantenimento delle frontiere interne aperte e il regolare funzionamento del mercato unico hanno consentito ai vaccini, alle attrezzature mediche e agli altri materiali critici di raggiungere coloro che ne avevano bisogno. Inoltre oggi la risposta dell’Europa alla crisi energetica si basa sul piano REPowerEU, che si avvale del potere del mercato unico per consentire all’Ue di acquistare congiuntamente fonti energetiche diversificate e accelerare notevolmente lo sviluppo e l’impiego di energia pulita e rinnovabile.

Il ruolo della nuova politica agricola comune (Pac)

La Pac è una politica comune a tutti i paesi dell’Unione europea gestita e finanziata con risorse del bilancio dell’Ue. Varata nel 1962 la politica agricola comune (Pac) rappresenta una stretta intesa tra agricoltura e società, tra l’Europa e i suoi agricoltori. Nel 2018 la Commissione europea ha presentato una proposta di riforma della Pac, introducendo nuovi metodi di lavoro per modernizzare e semplificare la politica agricola dell’Ue. Il 2 dicembre 2021, a seguito di intensi negoziati tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Ue e la Commissione europea, è stato raggiunto un accordo ed è stata formalmente adottata la nuova Pac.

Che cos’è la nuova politica agricola comune (Pac)

La nuova Pac incorpora un modo di lavorare più efficiente ed efficace. In generale i Paesi dell’Unione europea attueranno i piani strategici nazionali della Pac combinando i finanziamenti per il sostegno al reddito, lo sviluppo rurale e i programmi settoriali. Nell’elaborare il proprio piano strategico ogni Stato membro ha scelto tra un’ampia gamma di interventi, personalizzandoli e mirando a soddisfare le proprie esigenze specifiche e le condizioni locali. La Commissione sta valutando se ciascun Piano è finalizzato ai dieci obiettivi chiave della Pac che toccano sfide ambientali, sociali ed economiche condivise. I piani devono essere in linea con la legislazione dell’Ue e dovrebbero anche contribuire agli obiettivi climatici e ambientali dell’Unione, come stabilito nella Commissione europea con le strategie Farm to Fork e Biodiversità. La Pac beneficerà di 270 miliardi di euro di finanziamenti per il periodo 2023-27. Il piano strategico italiano prevede un finanziamento di 26,61 miliardi.