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Da mulino a mangimificio: la storia della Ferraroni Mangimi, sul mercato da 101 anni

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Per 45 anni è stata un’azienda a produzione principalmente molitoria. E’ negli anni 60 che l’attività mangimistica ha iniziato a prendere importanza grazie alla produzione di alimenti per vacche, gettando le basi per l’azienda che è diventata oggi quella che, all’inizio del 1900, era una piccola attività di famiglia. Con l’arrivo del terzo millennio, poi, un nuovo balzo in avanti, con lo sviluppo di nuove linee di mangimi per il settore suinicolo, e l’apertura con successo a questo nuovo mercato. E’ questa, in sintesi, la storia della società Ferraroni Mangimi, fondata nel 1914 da Enrico Ferraroni. “L’azienda è nata nel 1914 a opera di Enrico Ferraroni, nonno dell’attuale Presidente, che dette vita a un’attività molitoria durata sino agli anni sessanta – racconta Maurizio Ferraroni, amministratore delegato dell’azienda -. Nel corso dei decenni a un’esclusiva funzione di produzione di farine di cereali si è affiancata la produzione delle prime miscele artigianali per i suini e gli avicoli, ma è negli anni ’60 che l’attività mangimistica ha iniziato a prendere importanza con le prime produzioni di mangimi per vacche da latte “.

Il passaggio di testimone – Alla morte di Enrico Ferraroni, nel 1949, il testimone passò al figlio Ettore che ne raccolse l’eredità morale e lo spirito imprenditoriale. A metà degli anni ’50 Eraldo Ferraroni, l’attuale Presidente, entrò in azienda e affiancò il padre Ettore nella conduzione dell’attività di famiglia, coaudivato dai cugini Attilio ed Emilio. Tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 Eraldo decise di iniziare la produzione in proprio e la società Ferraroni si organizzò costruendo un primo mangimificio  con una produzione iniziale per bovini e suini e con un occhio allo sviluppo del settore avicolo. “Durante gli anni ’70 l’azienda ha poi abbandonato il settore avicolo e si sono concentrate le energie, data la forte vocazione del territorio per il settore lattiero, verso la fabbricazione di mangimi per vacche da latte”, precisa Ferraroni. Nel 1965, alla scomparsa del padre Ettore, Eraldo continuò con i cugini la gestione dell’azienda di famiglia.

L’azienda cresce – Nel 1972 la famiglia Ferraroni iniziò la produzione nel nuovo e più grande stabilimento, dotato di attrezzature moderne e in grado di far fronte alle cresciute esigenze della clientela. Venne quindi sospesa l’attività del mulino, considerata ormai non più strategica per il mercato di riferimento. Alla produzione dei mangimi e alla commercializzazione dei cereali venne successivamente affiancata una terza attività che portò alla costruzione, nel 1981, di un nuovo impianto di essiccazione e stoccaggio dei cereali. “Ma dopo venti anni, alla fine degli anni ’90, il ‘nuovo’ mangimificio risultava ormai obsoleto e al limite della propria potenzialità produttiva – racconta Ferraroni -. Fu così progettato e costruito un nuovo stabilimento completamente automatizzato, quello attuale, che lavora su tre turni per garantire una produzione nel corso di tutta la giornata”. All’inizio del nuovo millennio la Ferraroni Mangimi ha quindi sviluppato nuove linee di mangimi per il settore suinicolo, “riscontrando notevole successo sul mercato”, continua Ferraroni.

Il segreto del successo – Ma qual è il segreto della Ferraroni Mangimi, che lo scorso anno ha compiuto 100 anni ed è sempre sotto la guida della stessa famiglia? “La strategia della Ferraroni Mangimi, data l’ottimale collocazione dello stabilimento,  è stata sempre quella di concentrarsi sul mercato locale, di ottenere un buon grado di penetrazione commerciale e di specializzarsi nella produzione di mangimi per vacche da latte. Solo recentemente si è dedicata al settore suinicolo. L’azienda ritiene che la specializzazione territoriale e di specie possano essere le chiavi del suo successo”.

Formazione, ricerca e aggiornamento – Non solo produzione, ma anche formazione e aggiornamento. “La Ferraroni Mangimi ha sempre creduto in una strategia di fidelizzazione della clientela e nell’importanza di operare con la medesima in una vera ottica di partnership – spiega Ferraroni -. Lo dimostrano i molti corsi di formazione e aggiornamento che l’azienda mette a disposizione della propria clientela, tra i quali la scuola di formazione ‘Dairy School’ per gli imprenditori del settore lattiero”. Nell’azienda c’è poi spazio anche per la ricerca: “La ricerca – conclude l’amministratore delegato della Ferraroni Mangimi – è attuata mediante la sperimentazione di nuovi piani alimentari nei propri allevamenti sia nel settore delle vacche da latte che nel settore dei suini, e mediante numerose e fattive collaborazioni con università e centri di ricerca nazionali e internazionali”.

Foto: © Pavel Losevsky – Fotolia.com

Miriam Cesta