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Sostenibilità alimentare e ambientale: mangiare meglio per sprecare meno

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Mangiare meglio e sprecare meno. L’unione della cultura della sostenibilità alimentare con quella ambientale sono i pilastri del Progetto FAO WASTE, uno studio finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), ideato e coordinato dall’Osservatorio sulle eccedenze e condotto dalle ricercatrici del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) Laura Rossi e Federica Grant.

Un approfondimento su questi temi si rivela propedeutico al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite “in un quadro globale in cui lo spreco alimentare è pari al 17% della produzione e riguarda soprattutto il livello familiare (61%), mentre le abitudini dietetiche del consumatore convergono ancora verso un consumo eccessivo di prodotti con elevato impatto ambientale”, come sostiene il CREA in un comunicato stampa.

Un italiano su 3 non rispetta le raccomandazioni nutrizionali

Lo studio, presentato il 5 febbraio scorso in occasione della Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, rivela che circa il 30% degli italiani mostra una scarsa adesione alle raccomandazioni nutrizionali, il 21,5% medio-bassa, il 25,5% bassa e il 24% elevata. In particolare, una bassa aderenza è stata riscontrata tra gli uomini (34,4%), i giovani (40%) e chi vive in famiglie numerose (42,3%), mentre un’alta aderenza tra le donne (29,6%), i più anziani (34,9%) e chi vive in famiglie con due componenti (29,3%).

Tuttavia, il 35-40% del campione con maggiore adesione alle raccomandazioni nutrizionali sembra avere anche migliori e più ampie abilità nel programmare la spesa e l’utilizzo del cibo: un’analisi più approfondita rivela quindi che esiste un rapporto direttamente proporzionale tra un’elevata conformità alle raccomandazioni nutrizionali e una positiva propensione dei consumatori ad attuare comportamenti che mirano a una riduzione dello spreco alimentare. “Chi ha a cuore la sostenibilità alimentare e le raccomandazioni nutrizionali è attento anche a quella ambientale e sociale” afferma Laura Rossi, dirigente di ricerca del CREA Alimenti e Nutrizione, evidenziando che la progettazione di campagne di sensibilizzazione per quei sottogruppi meno sensibili alle raccomandazioni nutrizionali potrebbero accrescere il tasso di adesione e aumentare la consapevolezza contro lo spreco alimentare e la tutela ambientale.