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Antibiotico-resistenza “tra le più serie minacce da affrontare a livello mondiale”

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Secondo un recente rapporto del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), sempre più di frequente viene osservata la resistenza dei batteri Salmonella e Campylobacter ad antimicrobici di uso comune, sia nell’uomo che negli animali. Secondo Mike Catchpole e Carlos Das Neves, direttori scientifici dell’ECDC e dell’EFSA, “la resistenza agli antimicrobici che interessa uomo, animali e ambiente è una delle più serie minacce che dobbiamo affrontare a livello mondiale”.

Lo stesso rapporto, che comprende un periodo di tempo che va dal 2013 al 2021, evidenzia anche una tendenza all’aumento nello stesso periodo di resistenza di S. Enteritidis e C. Jejuni alla ciprofloxacina nell’uomo, provocando nella maggior parte dei casi salmonellosi e campilobatteriosi nell’uomo. Tendenze simili sono state osservate in C. Jejuni proveniente da polli da carne tra il 2009 e il 2020, con resistenza alla ciprofloxacina in aumento: una resistenza talmente elevata che ormai questo antimicrobico non può più essere raccomandato per il trattamento delle infezioni gravi nell’uomo.

Tuttavia è stato osservato anche un calo della resistenza di Salmonella all’ampicillina e alla tetraciclina nell’uomo, particolarmente evidente nella S. Typhimurium, un tipo di Salmonella comunemente associata a suini e vitelli, spesso resistente a più farmaci. I dati evidenziano anche una tendenza alla diminuzione della resistenza di Campylobacter Jejuni all’eritromicina, nell’uomo e nei polli da carne. La resistenza di E. Coli  ai carbapenemi rimane rara negli animali da produzione alimentare e nell’uomo.