I fertilizzanti svolgono un ruolo significativo per la sicurezza alimentare e questo è ancor più vero dopo l’inizio della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, che ha messo in seria difficoltà l’approvvigionamento di fertilizzanti minerali e di energia. Alla fine dello scorso anno la Commissione Europea ha presentato diverse azioni e orientamenti per affrontare queste sfide contingenti, tra cui la creazione dell’Osservatorio del mercato dei fertilizzanti dell’Unione Europea da avviare con un gruppo di esperti entro l’estate 2023.
L’obiettivo principale di questo Osservatorio sarà aumentare la trasparenza del mercato ed esaminare i modi per ottenere più dati in tempo reale dagli attori della filiera e a livello nazionale e sarà modellato sugli osservatori di mercato già esistenti per diversi settori agricoli e in particolare latte, colture, frutta e verdura.
Sul medio e lungo termine l’uso dei fertilizzanti in UE dovrebbe essere ottimizzato e i fertilizzanti minerali dovrebbero essere sostituiti, ove possibile, da quelli organici, contribuendo a ridurre la dipendenza UE dal gas e dai fertilizzanti minerali estratti come fosfati e potassi.
Nei piani strategici della politica agricola comune (PAC) quasi 98 miliardi di euro, corrispondenti al 32% del finanziamento totale della PAC (UE e cofinanziamenti), saranno destinati fino al 2027 a fornire benefici per il clima, l’acqua, il suolo, l’aria, la biodiversità e il benessere degli animali e incoraggiare pratiche al di là della condizionalità obbligatoria. I piani sosterranno anche pratiche di gestione sostenibile, come la fertilizzazione organica, la gestione estensiva dei prati, la coltivazione di leguminose e colture intercalari o l’agroforestazione nel 35% della superficie agricola dell’UE.