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“Dichiarazioni ambientali” confuse: le preoccupazioni di FEFAC

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L’obiettivo della Commissione europea di stabilire criteri comuni che sostengano la fondatezza delle dichiarazioni ambientali ai consumatori utilizzando una metodologia affidabile e credibile è contenuto nella proposta di direttiva della Commissione sulle “dichiarazioni verdi”, obiettivo condiviso dalla European Feed Manufacturers’ Federation (FEFAC), la Federazione europea tra i Produttori di Mangimi Composti. FEFAC sul tema è già attiva da anni per stabilire un modo armonizzato di lavorare sui calcoli dell’impronta ambientale attraverso il loro coinvolgimento nello sviluppo delle linee guida FAO LEAP sulle catene di approvvigionamento dei mangimi per animali e dei mangimi PEFCR per animali da produzione alimentare, che sono state pubblicate rispettivamente nel 2015 e nel 2018.

FEFAC è anche membro fondatore del GFLI (Global Feed LCA Institute), il cui database è diventato il principale riferimento globale per i set di dati ad accesso pubblico per tutti i principali ingredienti dei mangimi utilizzati nella produzione di mangimi composti. Proprio in virtù di queste competenze acquisite nel tempo, FEFAC raccomanda vivamente alla Commissione UE di affrontare le attività B2B (pre-farm gate) e i prodotti intermedi, come i mangimi composti, che possono essere considerati “frutti a portata di mano” in termini della loro comprovata capacità di apportare contributi sostanziali per ridurre l’impatto ambientale del bestiame e la produzione di acquacoltura.

Da una lettera aperta condivisa da FEFAC e da altre organizzazioni del settore emerge la preoccupazione che consentire a una varietà di metodologie diverse di comprovare le loro dichiarazioni sull’impronta ambientale potrebbe minare fortemente l’obiettivo della Commissione europea di fermare le dichiarazioni verdi confuse e fuorvianti, mettendo a repentaglio il funzionamento del mercato unico, il che inciderebbe negativamente sull’obiettivo generale del Green Deal di dar vita a una catena alimentare e a un’economia circolare più sostenibili.