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Tracciabilità delle filiere accresce il valore del Made in Italy, Ferrari (Assalzoo): “Nostro impegno ormai ventennale”

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“La tracciabilità nel settore agroalimentare italiano è un dato ormai acquisito ed è un punto fermo per garantire la sicurezza degli alimenti in tutte le fasi di produzione, dal seme alla tavola. Oggi i tempi sono maturi per un ulteriore passo avanti: quello che va verso la creazione di valore”. Con queste parole Eugenio Tassinari, Presidente di Assosementi, ha aperto l’incontro “La tracciabilità dei prodotti alimentari: una strada per la valorizzazione del Made in Italy” promosso da Assosementi, che ha visto la partecipazione di diversi esponenti della politica e rappresentanti delle associazioni di filiera, tra cui Assalzoo, Agrinsieme e Italmopa.

A introdurre l’incontro Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e Luca De Carlo, Presidente della Commissione Agricoltura e Industria del Senato. “Mettere la tracciabilità al servizio della creazione di valore. Questo il segnale unitario che oggi le filiere lanciano al mercato”, ha affermato Tassinari. “Proprio questa compattezza può diventare il terreno comune sul quale costruire insieme alla politica un sistema normativo che accompagni gli operatori in modo armonioso, prevenendo provvedimenti dalla portata limitata”.

Assalzoo promuove la tracciabilità da 20 anni

In particolare per il settore mangimistico, che rappresenta il primo segmento della filiera alimentare dei prodotti di origine animale, “la tracciabilità rappresenta ormai da 20 anni un prerequisito fondamentale del processo produttivo”, ha spiegato Silvio Ferrari, Presidente di Assalzoo, l’Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici. “La mangimistica, che è il primo segmento della filiera alimentare dei prodotti di origine animale, si colloca quale anello di congiunzione tra la produzione agricola primaria, da cui acquista le materie prime utilizzate per produrre i mangimi, e la produzione zootecnica da cui derivano latte, carne uova e pesce. Un percorso produttivo legato in larga misura alle eccellenze del Made in Italy alimentare, come le DOP lattiero-casearie o della carne, dove la tracciabilità svolge un ruolo determinante per la loro valorizzazione, a partire dall’alimentazione degli animali che deve essere di origine dell’areale di produzione di ciascuna DOP. Un processo produttivo che va dal seme alla mangiatoia degli animali, per finire alla tavola del consumatore finale”.

Dalla tracciabilità valore aggiunto al made in Italy

Nel corso della tavola rotonda le associazioni di filiera hanno fatto il punto sull’impegno dei diversi comparti produttivi in merito all’importanza della tracciabilità dei processi di produzione: “Gli industriali mugnai hanno compreso che un sistema di tracciabilità efficace ed efficiente è un valore aggiunto sia in termini di competitività, sia per ridurre i costi, ha affermato Ivano Vacondio di Italmopa. Secondo Cristiano Fini di Agrinsieme quello della tracciabilità è un processo su cui è importante insistere perché “il Made in Italy agroalimentare tracciato e certificato è sempre più giustamente percepito dai consumatori su scala nazionale e internazionale come elemento di qualità e dal forte valore aggiunto”.