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Agricoltura, Tea: tre proposte di legge sulla sperimentazione occasione per rilanciare il Made in Italy

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Scientist testing GMO plant in laboratory - biotechnology and GMO concept

Per l’agricoltura italiana è ormai d’obbligo dotarsi di piante capaci di resistere alle malattie, allo stress idrico o con migliori contenuti nutrizionali, dal momento che è necessario accrescere in modo deciso la produttività limitando però, al tempo stesso, l’impatto ambientale. È quanto sostiene Cibo per la mente, coordinamento di 15 associazioni della filiera agroalimentare per l’innovazione in agricoltura, nel corso dell’incontro “Tecniche di Evoluzione Assistita: le proposte di legge sulla sperimentazione in campo” che si è svolto a Roma. Secondo Cibo per la mente le tre proposte di legge sulle Tecniche di evoluzione assistita (Tea) sono quindi un’occasione storica per rilanciare l’innovazione in agricoltura nel nostro Paese e restituire dignità ai ricercatori che si battono per l’innovazione.

Importante ridurre dipendenza dall’estero

“Il nostro Paese è deficitario nella produzione di proteine vegetali e nel mais per i mangimi. Ci auguriamo che l’adozione delle Tea ci consenta, se non di azzerare, almeno di ridurre sensibilmente la dipendenza dall’estero”, ha commentato in apertura dell’evento Clara Fossato, portavoce di Cibo per la mente. “Sono quasi 25 anni – continua Fossato – che in Italia non si fa sperimentazione in campo aperto sulle biotecnologie agricole che oggi possono avvalersi di strumenti sempre più precisi. La libertà di ricerca non può che tradursi in una maggiore libertà di impresa e queste proposte di legge si inseriscono in questo solco. Speriamo si possa in tempi ragionevoli giungere all’approvazione di un testo condiviso”.

Tea occasione per rilanciare la ricerca in Italia

Insieme a Clara Fossato, portavoce di Cibo per la mente, e Riccardo Velasco, Direttore CREA-VE (Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia), hanno partecipato all’incontro i primi firmatari delle tre proposte di legge presentate attualmente in Parlamento: Luca De Carlo, Presidente della Commissione Agricoltura al Senato (Disegno di Legge AS 488), Raffaele Nevi, segretario della Commissione Agricoltura alla Camera (Proposta di legge AC 611) e Gian Marco Centinaio, Vicepresidente del Senato (Disegno di Legge S 643).

Secondo Nevi “il nostro settore primario ha bisogno di aumentare la qualità e la quantità delle produzioni, assicurare reddito agli agricoltori e al tempo stesso non perdere di vista le sfide che deve affrontare in termini di sostenibilità e cambiamenti climatici. In uno scenario simile dobbiamo poter contare sulla scienza e sulla ricerca e le nuove Tecniche di evoluzione assistita rappresentano senza dubbio una soluzione, anche per diminuire sempre di più la dipendenza dalle importazioni dall’estero”. “La sperimentazione in campo delle piante prodotte mediante queste tecniche è un momento cruciale per testare e validare i risultati eccellenti che si sono ottenuti in laboratorio – ha commentato De Carlo -. Le Tea rappresentano un’opportunità preziosa per il futuro della nostra agricoltura: il cambiamento climatico, la progressiva perdita di varietà nazionali non più resistenti agli stress ambientali, la necessità di diminuire l’uso di acqua e di fertilizzanti non ci consentono ulteriori ritardi e anzi impongono tempi rapidi e certi. Non stiamo parlando di organismi geneticamente modificati perché il miglioramento genetico che si ottiene con queste tecniche esclude qualsiasi trasferimento di Dna tra organismi appartenenti a specie diverse. Dobbiamo rispondere alle esigenze e alle difficoltà che i nostri agricoltori fronteggiano ogni giorno”. “Se vogliamo tutelare il Made in Italy in campo agroalimentare dobbiamo anche avere la capacità di investire per renderlo più forte e competitivo senza snaturarlo, ma anzi valorizzandone le caratteristiche di qualità”, ha aggiunto Centinaio. “A differenza di chi ritiene ancora che l’agricoltura sia un settore ‘antico’, noi sappiamo bene che scienza e tecnologia sono essenziali per la crescita e la capacità competitiva di questa attività centrale per la nostra economia. Per questo, il disegno di legge che ho presentato si propone non solo di consentire la sperimentazione in campo delle Tea, ma anche di investire ulteriormente nella ricerca”.

Tecniche miglioramento genetico sono strumento innovativo

“La sperimentazione in campo delle nuove tecniche di miglioramento genetico è fondamentale per un’agricoltura chiamata ad affrontare le sfide della sostenibilità e dei cambiamenti climatici”, ha concluso Velasco. Grazie alle Tea saremo in grado di sviluppare nuove varietà che consentiranno all’agroalimentare italiano di rimanere competitivo e mantenere salde le radici del Made in Italy. Ecco perché il CREA non può che accogliere con favore l’intervento del mondo politico che ci consentirà di testare questi preziosi strumenti innovativi e di rafforzare la ricerca agricola italiana”.