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Quando “Fido” è un beagle: i consigli per un’alimentazione sana

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Tenero amico e formidabile segugio: il beagle è un compagno affettuoso ma, nello stesso tempo, anche un abile cacciatore. Per questo è importante nutrirlo nel modo giusto. Grazie alla sua corporatura resistente e alla sua indole vivace e attiva, risulta in grado di fare sforzi e dare la caccia a conigli e lepri per lunghe distanze, e, di conseguenza, anche di mangiare con voracità e consumare una notevole quantità di cibo.
Tuttavia, se allevato come animale da compagnia, il suo regime alimentare deve essere adeguato all’attività svolta, e, pertanto, il suo appetito va tenuto a freno. Ci spiega come Pier Paolo Mussa, professore ordinario di “Nutrizione e Alimentazione animale” presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Torino, al quale abbiamo chiesto se esiste un regime alimentare specifico particolarmente consigliato per i beagle.


Prof. Mussa, qual è l’identikit del beagle?

Il beagle è un cane selezionato per la caccia e capace di grandi prestazioni lavorative. Per poterle espletare ha sviluppato un robusto appetito che lo induce a consumare cibo in quantità superiori a quelle richieste dalla maggior parte delle condizioni in cui vive, vale a dire in appartamento, a temperature costanti, con scarse possibilità di esercizio fisico. Ne deriva una forte predisposizione all’ingrassamento che deve essere arginata da un accorto dosaggio delle quantità di cibo.


Quali sono le regole generali indicate per l’alimentazione dei cani di piccola taglia?


In generale i cani di piccola taglia richiedono più cibo per unità di peso rispetto a quelli di grossa taglia. Ad esempio, un cane di 2 kg richiede quasi due volte in più di cibo per unità di peso rispetto ad un cane di 70 kg. Nell’ambito della stessa taglia il carattere dell’animale può esercitare una influenza sui consumi di energia: i soggetti calmi e sedentari consumano meno energia extra, mentre quelli nevrili e attivi ne possono consumare molto di più.


Una domanda che spesso i proprietari di cani si pongono, sono più indicate le crocchette o il cibo umido?


Entrambi possono andar bene, a patto che contengano tutti i principi nutritivi di cui i cani necessitano. Alcuni allevatori li mescolano tra di loro per assommare i vantaggi tipici di ciascuno, ad esempio la maggior appetibilità dei cibi umidi ed il positivo effetto sui denti di quelli secchi.


Per quanto riguarda il consumo giornaliero d’acqua, esiste una misura indicativa di quanto dovrebbero bere i cani di questa taglia?

Le quantità di acqua necessarie sono molto variabili in funzione del tipo di alimento consumato, delle condizioni climatiche, del tipo di copertura pilifera. Nei cani, in condizioni di riposo, il fabbisogno si aggira intorno ai 65-110 ml /kg di peso al giorno. Va tenuto presente che un cane che mangi 100 gr di crocchette assume circa 10 gr di acqua, mentre un cane che mangi 100 gr di scatolette assume da 75 a 80 gr di acqua. È ovvio quindi che il primo berrà di più.

I cani di questa razza hanno bisogno di integratori alimentari particolari?


Non hanno particolari bisogni di integratori se mangiano alimenti completi; diverso è il caso delle razioni casalinghe, quasi sempre deficitarie di minerali (calcio in particolare) e talora anche di vitamine.

Alcuni proprietari si chiedono se i beagle siano particolarmente predisposti allo sviluppo di problemi dentali o di difficoltà digestive. È vero? Ed è vera l’idea che gli integratori siano utili per preservare la salute dei denti?


Non mi risulta che i beagle siano particolarmente predisposti a tali problemi. I comuni integratori a base di minerali e vitamine non agiscono in modo specifico sui denti. In commercio sono reperibili mangimi o snacks che, per la loro forma, la consistenza o per il contenuto in alcune sostanze ad azione specifica sui denti si sono rivelate utili a limitare l’insorgenza della placca dentale e del tartaro.

 

SCHEDA

Forte e affettuoso: ecco l’identikit del beagle

Il beagle è una cane di piccola taglia, a pelo corto, alto dai 33 ai 40 cm, con un peso compreso tra i 13 e i 17 kg.
Ha origini inglesi: è infatti noto per essere stato il più fedele amico della regina Elisabetta I d’Inghilterra che, secondo la leggenda, allevò i famosi “Beagle Elisabeth” (una razza “nana” ormai estinta), chiamati così in suo onore.
Molto diffuso come animale da compagnia per il suo aspetto elegante e il carattere mansueto, cela una natura da segugio, che lo rende un buon cane da caccia, “specializzato” (data la sua mole) nella piccola selvaggina.
Ama stare in compagnia, ha un carattere allegro e affettuoso, ma nello stesso tempo coraggioso e deciso, anche se mai nervoso o aggressivo.
Ha generalmente una costituzione forte, ossatura robusta e muscoli ben sviluppati, ma rientra fra le razze canine (insieme a setter irlandese, pastore tedesco e belga tervuren, springer spaniel, siberian husky, golden e labrador retriever) predisposte allo sviluppo dell’epilessia primaria o congenita, che si manifesta a partire dal primo anno di età. (n.c.)

 Foto: © solovyova_Fotolia

Nadia Comerci