Home Attualità Blocco grano ucraino, FEFAC esorta l’UE ad agire

Blocco grano ucraino, FEFAC esorta l’UE ad agire

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Le recenti restrizioni alle importazioni di grano, semi oleosi e mangimi provenienti dall’Ucraina, adottate unilateralmente da Polonia, Ungheria, Slovacchia e Bulgaria, preoccupano i produttori di mangimi composti e premiscele dell’UE, i quali tramite l’associazione europea FEFAC hanno chiesto alla Commissione di trovare soluzioni rapide ed efficaci per affrontare eventuali carenze. Secondo FEFAC, l’Europa dovrebbe prendere in considerazione l’utilizzo della PAC e degli strumenti commerciali senza compromettere il funzionamento del mercato unico, salvaguardando l’accesso al mercato delle forniture essenziali di cereali per mangimi e farine proteiche vegetali.

Secondo FEFAC, che sul tema ha pubblicato un comunicato stampa i primi di maggio, “le attuali decisioni prese a livello nazionale stanno minando l’integrità del mercato unico e l’affidabilità dell’UE come partner commerciale, il che potrebbe portare a un’ulteriore destabilizzazione del mercato, in particolare per i mangimi per i quali non esiste non esistono forniture alternative domestiche”. Il presidente dell’organizzazione, Asbjørn Børsting, manifesta inoltre dei dubbi “sull’effettiva fattibilità” del blocco imposto dai paesi dell’est Europa.

“L’UE ha precedentemente accettato di agire con una sola voce nell’affrontare le questioni emergenti dei mangimi e della sicurezza alimentare, una “dura lezione” appresa durante la pandemia di COVID e allo scoppio dell’aggressione russa in Ucraina. L’azione congiunta dell’UE ha portato al rafforzamento della resilienza del settore alimentare e dei mangimi dell’UE attraverso i rispettivi meccanismi e strumenti della politica commerciale e di difesa del mercato unico, tra cui le corsie verdi e di solidarietà dell’UE, nonché misure finanziarie dell’UE correlate come le disposizioni in materia di aiuti di Stato e la gestione delle crisi dell’UE finanziare”.