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Nuove tecniche genomiche, i produttori agroalimentari le sostengono

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In una lettera alla Commissione europea in merito alla proposta legislativa sulle nuove tecniche genomiche (NGT), la Federazione europea dei produttori di mangimi (FEFAC) e altre 19 organizzazioni della filiera agroalimentare hanno ribadito il sostegno alla proposta legislativa e chiedono di trattare le piante e le sementi derivate da NGT allo stesso modo di quelle ottenute con metodi convenzionali.

I produttori, per evitare discriminazioni normative di prodotti simili, chiedono alla Commissione di “trattare allo stesso modo” dei prodotti vegetali NGT anche quelli prodotti con mezzi convenzionali o presenti in natura, non imponendo obblighi di tracciabilità e etichettatura e misure di coesistenza che impongono obblighi specifici agli agricoltori che coltivano varietà NGT di tipo convenzionale, anche per non penalizzare la produzione europea in un contesto di commercio globale.

I produttori sottolineano che gli NGT sono destinati a diventare uno dei modelli principali per il miglioramento genetico delle piante e manifestano un forte entusiasmo per questo genere di tecnologie ma al contempo riconoscono l’importanza della trasparenza, della condivisione delle informazioni e supportano la scelta del cliente e del consumatore.

In particolare, FEFAC e i produttori europei propongono di utilizzare i registri di informazioni pubbliche sulle varietà ottenute con NGT come veri e propri cataloghi comuni europei, al fine di consentire la piena libertà di scelta e un’adeguata organizzazione delle catene di valore, un po’ come già avviene in Canada.

Una trasparenza che, tuttavia, non implica necessariamente la tracciabilità e l’etichettatura, trovandosi all’inizio dell’intera catena di valore e non incidendo nelle operazioni della catena alimentare e dei flussi dei prodotti, secondo le organizzazioni dei produttori europei.