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30° Congresso FEFAC: l’importanza di allevamenti sostenibili e di mangimi “circolari” per sistemi di produzione resilienti

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Tra il 14 e il 16 giugno a Ystad, in Svezia, si è tenuto il 30esimo Congresso FEFAC, organizzato dalle associazioni dell’industria mangimistica europea, danese e svedese – FEFAC, DAKOFO e FS – a tema “Resilienza dei sistemi di produzione alimentare sostenibili dell’UE – Ruolo del mangime circolare”. Lo riporta un comunicato stampa ufficiale.

Oltre 200 partecipanti, decine di relatori e due sessioni di alto livello in cui le principali politiche e le dinamiche di mercato per soluzioni di mangimi circolari sono state analizzate in ogni aspetto, analisi seguite da tre workshop con esperti focalizzati sui principali punti di pressione per la sostenibilità delle diverse specie animali.

In apertura, Pierre Bascou (Direttore Generale Aggiunto della Direzione generale per l’agricoltura e sviluppo rurale) ha espresso il suo apprezzamento a FEFAC e ai partner della filiera per aver garantito catene di approvvigionamento alimentare funzionali in momenti di crisi, illustrando una prospettiva di mercato relativamente positiva a breve termine per il settore zootecnico e dei mangimi, con disponibilità di cereali da mangime più efficienti in termini di costi, nonostante le persistenti siccità in alcune parti in Europa meridionale. Bascou ha indicato una serie di misure e politiche dell’UE volte ad accelerare la transizione verso una migliore performance ambientale e climatica del settore zootecnico attraverso i Piani Strategici Nazionali della PAC ed ha inoltre confermato l’uscita del Piano Proteico dell’UE aggiornato all’inizio del 2024, che coprirà le diverse fonti proteiche per uso alimentare e per mangimi, e affrontando anche il ruolo della circolarità nella produzione zootecnica nei sistemi alimentari.

Il Segretario Generale di Copa-Cogeca (Comitato delle organizzazioni professionali agricole-Confederazione Generale delle Cooperative Agricole), Pekka Pesonen, ha espresso preoccupazione per gli obiettivi della politica del Green Deal dell’UE, che mirano a ridurre o escludere il settore zootecnico europeo, mettendo a rischio la sicurezza alimentare e gli obiettivi di autonomia dell’UE e dell’economia rurale. Dirk Jacobs, Direttore Generale di FoodDrinkEurope (confederazione dell’industria alimentare dell’Unione Europea), ha chiesto alla prossima Commissione Europea di stanziare fondi per un piano di investimenti alimentari sostenibili nel prossimo bilancio del Parlamento europeo, che rifletta anche il potenziale del settore dei mangimi nel prevenire le perdite di nutrienti nella catena alimentare. Il Presidente di FEFAC uscente, Asbjørn Børsting, ha evidenziato la necessità di un quadro normativo dell’UE che supporti lo sviluppo e l’adozione di innovazioni che promuovano la sostenibilità, come le nuove tecniche genomiche e la possibilità legale di utilizzare le colture di copertura per scopi di bio-raffinazione.

Il Congresso ha ospitato tre workshop dedicati all’analisi dei diversi punti di pressione per la sostenibilità nelle diverse specie animali da allevamento (pesci d’allevamento, ruminanti, avicoli e suini), presentando soluzioni pratiche e circolari e facilitando la discussione tra i partner della filiera e le autorità nazionali sugli ulteriori adattamenti del quadro normativo europeo. Il neo-eletto Presidente di FEFAC, Pedro Cordero, ha concluso il Congresso affermando che FEFAC continuerà a “fornire strumenti pratici e fattibili insieme ai nostri partner della filiera, che permetteranno al settore zootecnico e dell’acquacoltura dell’UE di raggiungere la maggior parte degli obiettivi rilevanti del Green Deal dell’UE”.