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Settore lattiero-caseario, tendenze contrastanti: prezzi in calo e domanda in contrazione

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Nel contesto globale ed europeo la produzione mondiale di latte sta gradualmente riprendendo, ma nell’UE27 la crescita delle consegne è stata modesta (+0,8% nel periodo gennaio-aprile 2023) e si prevede che possa stabilizzarsi o addirittura diminuire con l’estate. La contrazione della domanda sta spingendo al ribasso i prezzi delle principali commodity casearie, con il prezzo del latte alla stalla sceso mediamente da 55,7 euro/100 kg di gennaio a 45 euro/100 kg di giugno 2023 nell’UE27.

Secondo un report di ISMEA mercati di luglio la situazione in Italia è ancora più critica, con le consegne di latte inferiori rispetto allo scorso anno (-2,6% nel periodo gennaio-aprile 2023). Anche se i costi di produzione stanno calando lentamente, rimangono ancora elevati e i prezzi delle materie prime destinate all’alimentazione del bestiame, come il mais, sono in contrazione del 16% nei primi sei mesi del 2023.

Per quanto riguarda i prezzi dei principali prodotti guida, il mercato nazionale è ancora su livelli elevati (+16,2% nei primi cinque mesi del 2023), ma sembra essersi arrestata la tendenza al rialzo. Alcuni prodotti, come il Parmigiano Reggiano, mostrano i primi segnali di inversione con una diminuzione dell’1,7% nel periodo gennaio-giugno 2023 per il prodotto con stagionatura di 12 mesi. Anche il prezzo del latte alla stalla in Italia sta calando, nonostante sia ancora superiore ai livelli dello scorso anno (52 euro/100 litri nel mese di giugno; +5,7% rispetto a un anno fa).

Il commercio estero dei formaggi italiani ha visto un aumento del fatturato sui mercati esteri (+19% in valore), ma i volumi sono in frenata rispetto allo scorso anno (+2,6%) a causa dei prezzi elevati che stanno raffreddando alcuni mercati importanti come il Regno Unito (-2,7% in volume) e gli USA (-10%). Le importazioni di latte in cisterna stanno aumentando, con la Germania che torna a essere il primo fornitore grazie alle spedizioni verso l’Italia quadruplicate nel primo quadrimestre.

L’aumento dei prezzi al dettaglio sta invece riducendo la domanda al consumo. La spesa delle famiglie per il latte e i derivati è aumentata del 18,8% nei primi sei mesi del 2023, ma le quantità acquistate sono diminuite dell’1,8%. La contrazione della domanda colpisce tutti i segmenti, compresi i prodotti di base come il latte e la mozzarella.

Le prospettive future dipenderanno dall’andamento della domanda, sia a livello domestico che all’estero, considerando l’impatto dei prezzi elevati. Gli effetti del clima sulle produzioni in stalla e in campo costituiscono un altro elemento di incertezza per il settore lattiero-caseario nei prossimi mesi.