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Sicurezza alimentare e questioni ambientali, urgono azioni globali

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sistemi agroalimentari

Nel corso dell’11esima Conferenza Internazionale sullo Sviluppo Sostenibile (Icsd) il Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), Qu Dongyu, ha esortato il mondo a prendere misure immediate per affrontare le crescenti preoccupazioni sulla sicurezza alimentare e le pressanti questioni ambientali. Qu, che come ricorda la FAO in un comunicato ufficiale, ha tenuto una lectio magistralis, si è concentrato sul tema critico della sicurezza alimentare globale.

Qu ha evidenziato la preoccupante tendenza all’aumento della fame globale negli ultimi sette anni, esacerbata dalla pandemia e dai conflitti in corso: le previsioni effettuate nell’ultimo rapporto Sofi (Stato della Sicurezza Alimentare e Nutrizione nel Mondo, guidato dalla FAO) indicano che quasi 600 milioni di persone potrebbero continuare a soffrire la fame nel 2030 e il ritardo nella crescita dei bambini rimane una preoccupazione urgente, con anche i tassi di obesità che continuano a salire, superando la fame in alcune regioni.

Nel 2020 i sistemi agroalimentari hanno emesso 16 miliardi di tonnellate di CO2 con varie fonti di emissioni e, nel frattempo, oltre il 30% del territorio globale è degradato, oltre il 20% degli acquiferi mondiali è sfruttato in eccesso e la biodiversità agricola è minacciata. Ci sono impatti circolari e interconnessi tra i sistemi agroalimentari e altri sistemi, compresi quelli ambientali e sanitari. In questo contesto, il Direttore Generale della FAO ha lanciato un appello all’azione, sottolineando l’urgente necessità di trasformare i sistemi agroalimentari per la neutralità carbonica. Questa trasformazione richiede un miglioramento della governance delle risorse naturali, un aumento della produttività (con meno input), modelli di consumo e comportamenti differenti, pratiche di produzione sostenibili e un uso di energia più pulita.

In tal senso Qu ha ribadito l’importanza del Quadro Strategico della FAO 2022-31, incentrato sui “Quattro Migliori” – una migliore produzione, una migliore nutrizione, un ambiente migliore e una vita migliore – concetto che serve come principio organizzativo riflettendo le dimensioni economiche, sociali e ambientali interconnesse ai sistemi agroalimentari. Questi principi incoraggiano un approccio strategico e orientato ai sistemi in tutte le azioni della FAO. Qu ha anche presentato quattro “acceleratori” trasversali – tecnologia, innovazione, dati e elementi complementari come la governance, il capitale umano e le istituzioni – che dovrebbero essere integrati nelle azioni programmatiche per accelerare il progresso verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG).

Nella sua lectio magistralis Qu ha menzionato la sfida della necessità di nutrire 10 miliardi di persone entro il 2050 e ha sottolineato l’importanza primaria di accelerare l’impatto delle azioni programmatiche della FAO. Le priorità della FAO si estendono all’uguaglianza di genere, all’empowerment delle donne nelle aree rurali, ai sistemi alimentari urbani sostenibili e ai sistemi agroalimentari resilienti.