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Evoluzione sostenibile dell’allevamento: i punti chiave secondo la Conferenza globale della FAO. Necessario passare dalla parole ai fatti

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La prima Conferenza Globale sulla Trasformazione Sostenibile del Settore Allevamento, organizzata dalla FAO, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il cibo e la nutrizione, si è conclusa a fine settembre con un appello all’azione concreta per rendere l’allevamento più sostenibile. La conferenza ha evidenziato la necessità di un cambiamento nel settore, ma ha sottolineato le sfide legate all’implementazione. I punti chiave includono la riduzione delle emissioni di carbonio, l’importanza dell’approccio su scala globale e l’opportunità di coinvolgere i giovani nel processo decisionale. Diverse iniziative concrete sono state presentate, tra cui progetti di assicurazione per il bestiame in Kenya e progetti di allevamento climatico in Uruguay. La conferenza ha sottolineato la necessità di azioni immediate per affrontare le sfide della sostenibilità nell’allevamento.

La conferenza, a cui hanno partecipato più di 700 persone tra cui 27 ministri o alti funzionari governativi, 100 rappresentanti giovanili e numerosi ricercatori e rappresentanti di organizzazioni multilaterali, si è conclusa con l’appello del Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, affinché tutte le parti traducano le loro parole in azioni concrete. Ha sottolineato la difficoltà del compito, ma ha enfatizzato che è “essenziale per il benessere delle persone e del pianeta”.

Nella conferenza sono stati delineati numerosi progetti e programmi volti a promuovere trasformazioni sostenibili nel settore dell’allevamento, insieme a presentazioni tecniche sulle emissioni di gas serra e a un importante nuovo rapporto della FAO su “Metano nei Sistemi di Allevamento e nel Riso”.

Un alto funzionario del Kenya ha spiegato l’esperimento del suo Paese con l’assicurazione per il bestiame, iniziativa che include la possibilità per i pastori di adottare strumenti di finanziamento più facilmente in un Paese in cui lo spostamento delle greggi nelle terre di pascolo è di grande importanza.

In Uruguay un progetto per il bestiame focalizzato sul clima in aziende pilota ha portato a una diminuzione del 18% dell’intensità delle emissioni nella produzione di carne, oltre a una maggiore diversità delle specie di pascoli e una produzione di foraggio più resistente. Tale progetto sarà ampliato per includere obiettivi relativi al carbonio organico del suolo.

Il capo del National Dairy Development Board indiano ha evidenziato le azioni intraprese nel suo Paese, dove la produzione di latte è aumentata di più del 50% in meno di un decennio e ora rappresenta quasi un quarto della produzione mondiale.

In un importante passo avanti, i membri del Global Youth Dialogue on Sustainable Livestock Transformation hanno concordato una dichiarazione consensuale che illustra le raccomandazioni che desiderano che i decisori politici prendano in considerazione – in relazione alla scienza, agli investimenti, alla sostenibilità sociale, economica e ambientale e a un maggiore coinvolgimento dei giovani nei processi di politica e innovazione – e chiedono una posizione ufficiale dei giovani nel Sottocomitato sul Bestiame, una nuova e importante parte del Comitato per l’Agricoltura della FAO, uno dei principali organi di governo della FAO.

Molti degli argomenti sollevati durante la conferenza saranno discussi durante la prossima seconda sessione del Sottocomitato COAG sul Bestiame, che si terrà nel maggio 2024.