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Previsioni COCERAL: raccolto di cereali dell’UE in calo. Il problema è il clima secco

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Le recenti previsioni di COCERAL, la principale associazione europea che rappresenta il commercio di cereali, riso, mangimi, semi oleosi, olio d’oliva, oli e grassi e agrosupply, indicano che il raccolto di cereali nell’Unione Europea dei 27 (più Regno Unito) nel 2023 sarà di circa 288,9 milioni di tonnellate: questo dato rappresenta una riduzione significativa rispetto alla previsione di giugno, quando si stimava un raccolto di 296,7 milioni di tonnellate, ed è in linea con i 290,1 milioni di tonnellate raccolte nel 2022.

La principale ragione di questa revisione al ribasso è l’impatto maggiore del clima secco nella metà settentrionale dell’Unione Europea, che ha colpito più duramente del previsto. Le stime dei raccolti sono state notevolmente ridotte per paesi come Germania, Bulgaria, Danimarca, Svezia, Finlandia e Lettonia.

La produzione di grano (escluso il duro) è prevista a 141,0 milioni di tonnellate, in calo rispetto ai 142,4 milioni di tonnellate dell’ultima previsione e ai 143,6 milioni di tonnellate del 2022.

Il raccolto di orzo nell’UE-27+UK per il 2023 è stimato a 54,7 milioni di tonnellate, rispetto alla previsione precedente di 56,6 milioni di tonnellate e ai 58,6 milioni di tonnellate del 2022. La produzione di mais è ora prevista a 60,8 milioni di tonnellate, con la previsione precedente di 61,3 milioni di tonnellate, mentre il raccolto dell’anno scorso si è attestato a soli 52,7 milioni di tonnellate. Francia, Germania, Italia, Ungheria, Romania e Bulgaria prevedono raccolti più consistenti dopo che il raccolto del 2022 è stato colpito da una grave siccità e calore.

Il raccolto di colza nell’UE-27+UK è stimato a 20,4 milioni di tonnellate, in calo rispetto ai 21,0 milioni di tonnellate della previsione precedente e ai 19,9 milioni di tonnellate del 2022.

Questi dati evidenziano le sfide che gli agricoltori europei stanno affrontando a causa delle condizioni climatiche avverse e delle incertezze meteorologiche, che hanno influito negativamente sul raccolto di cereali nell’Unione Europea per il 2023. La situazione richiederà un’attenzione costante nei prossimi mesi per garantire una fornitura continua di cereali e prodotti correlati a livello europeo.