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Farmaci veterinari, da 2021 istanze a ministero Salute, certificati di prodotto e GMP saranno inviati via Pec

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Il dialogo tra ministero della Salute e imprese è sempre più all’insegna della digitalizzazione. Per comunicare con l’istituzione le imprese dovranno privilegiare la Posta elettronica certificata a partire dal prossimo 4 gennaio. Allo stesso modo gli uffici ministeriali coinvolti invieranno, sempre via Pec, le loro documentazioni. La decisione è stata presa dall’ufficio Fabbricazione medicinali veterinari e dispositivi medici ad uso veterinario della Direzione Generale della Sanità animale e dei Farmaci veterinari del ministero. 

L’obiettivo è incentivare l’utilizzo di strumenti tecnologici e ‘dematerializzare’ lo scambio di informazioni tra pubblica amministrazione e privati. In ogni caso le imprese potranno comunque utilizzare la carta qualora dovesse risultare “strettamente necessario” per inviare istanze di parte e comunicazioni.

Sull’altro fronte tutte le comunicazioni e i provvedimenti che saranno emessi dall’ufficio del ministero della Salute, quindi decreti, certificazioni delle buone prassi di fabbricazione e Certificati di Prodotto farmaceutico, saranno notificati alle aziende principalmente via Pec. Solo se queste ultime lo vorranno l’invio potrà avvenire su carta. La nota del ministero dispone inoltre le modalità per l’assolvimento dell’imposta da bollo sempre per via telematica.

La tendenza a favorire l’impiego degli strumenti telematici si è consolidata negli ultimi anni e ha ricevuto un nuovo impulso nel 2020 con la diffusione delle modalità di lavoro da remoto durante l’emergenza sanitaria pandemica.

Sempre nella prospettiva di semplificare procedure, ridurre i costi e rendere più efficiente l’uso delle risorse nell’ambito della sanità animale, nel 2019 è diventata obbligatoria la ricetta veterinaria elettronica in sostituzione di quella cartacea. Lo strumento è stato introdotto con l’obiettivo di migliorare la trasparenza e il sistema di tracciabilità nella filiera del farmaco e, indirettamente, contribuire al contrasto dell’antibiotico-resistenza. Questa novità coinvolge gli allevamenti, i medici veterinari, le farmacie e anche i semplici cittadini possessori di animali d’affezione.

 

Foto: Pixabay

red.