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Aggiornamenti sulla legislazione del benessere animale

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di Mattia Bianchi, Relazioni Istituzionali Assalzoo

Il tema del benessere animale è ormai centrale ogniqualvolta si parli di zootecnia, sia dal punto di vista aziendale sia del consumatore, nonché difficile da trasmettere a quest’ultimo per via dei molteplici significati che l’argomento assume.

In merito al bestiame destinato alla produzione di alimenti il benessere animale, oltre alle condizioni fisiche e di salute, contempla anche e soprattutto la loro gestione da parte dell’uomo. Inoltre vi sono numerosi fattori che influiscono sul benessere quali, per citarne alcuni, l’ambiente di vita, il piano alimentare e di trasporto. Situazioni di stress e scarso benessere possono predisporre condizioni favorevoli alla trasmissione di malattie e, di conseguenza, a minori quantità di prodotto, quindi un aspetto molto importante per il comparto allevatoriale.

Nell’UE sono presenti norme che impongono elevati standard di benessere animale per le diverse specie allevate. Con la strategia Farm to Fork è stato posto l’obiettivo di rendere maggiormente sostenibile il sistema alimentare nel suo complesso, attraverso una politica alimentare integrata che coinvolga l’intera filiera produttiva e riconosca al contempo le esigenze dei consumatori.

La sicurezza alimentare è pertanto un tema cardine del concetto di benessere animale, al punto che la Commissione europea ha incaricato EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, di elaborare pareri sul benessere di determinate specie animali. Il fine è ottenere giudizi scientifici da inglobare con le recenti evidenze scientifiche, ampliandone il campo di applicazione e facilitarne l’attuazione.

Ad esempio con l’iniziativa End the cage age, approvata dal Parlamento europeo nel giugno 2021, la Commissione si è impegnata a presentare, entro la fine del 2023, una proposta legislativa che elimini gradualmente l’utilizzo di gabbie per tutti gli animali coinvolti dall’iniziativa, come galline ovaiole, scrofe, vitelli, conigli, pollastre, polli da carne, quaglie, anatre e oche.

Nell’ottobre 2022 la Commissione ha ultimato la valutazione del quadro giuridico esistente e la relativa adeguatezza, sottoponendola al Consiglio Agrifish che riunisce i Ministri di agricoltura e pesca degli Stati membri, i quali sono concordi per una revisione della normativa purché in grado di assicurare gradualmente un’equilibrata competitività tra allevatori e operatori dell’alimentare.

La Commissione, contestualmente all’azione legislativa, è impegnata nella valutazione di specifiche misure di sostegno per i settori correlati al benessere animale, ossia ricerca, innovazione e commercio. La sua attività è focalizzata sui seguenti aspetti principali: unica direttiva sulla protezione degli animali negli allevamenti; etichettatura sul benessere animale; revisione della normativa sulla protezione degli animali durante il trasporto e il macello. Queste proposte legislative sarebbero state finalizzate, lasciandole però in sospeso sino al termine del “dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura nell’UE”, annunciato dalla Presidente Ursula von der Leyen, che inizierà questo autunno e continuerà nel 2024.

Tuttavia, nonostante gli annunci, al momento non risulta ancora una proposta legislativa sul benessere animale.