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Benessere animale, istituita commissione d’inchiesta al Parlamento Ue su trasporto

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Presto il Parlamento europeo potrà disporre di una commissione d’inchiesta sul trasporto degli animali vivi. La sua attività servirà a valutare eventuali violazioni delle norme vigenti nell’Unione europea sul benessere degli animali. Con 605 voti favorevoli, 53 contrari e 31 astenuti è stata così accolta la proposta presentata da 183 eurodeputati alla Conferenza dei presidenti che riunisce il presidente del Parlamento europeo e i leader dei gruppi politici.

La commissione d’inchiesta esaminerà le denunce di infrazione nell’applicazione delle norme in materia di trasporto e benessere animale da parte dei Paesi membri. Ma non solo. Dovrà anche valutare eventuali mancanze della Commissione europea, ovvero se sia stata incapace di agire sulla scorta delle prove di gravi e continue violazione del diritto europeo. La normativa di riferimento è quella dettata dal regolamento n. 1/2005 che dispone le regole a tutela del benessere animale riguardo alle condizioni di trasporto: mezzi utilizzati (su strada, su rotaia, via mare e via aerea), abbeveraggio, alimentazione, temperatura e sistema di ventilazione, prevenzione dei ritardi, viaggi su lunghe distanze, spazi a disposizione.

Queste violazioni si sarebbero verificate durante il trasporto di animali vivi nel territorio dell’Unione ma anche verso Paesi terzi. La Commissione europea – si legge nella proposta di decisione presentata alla Conferenza dei presidenti – è stata regolarmente informata di queste violazioni . A partire dal 2007 sono state circa 200 le segnalazioni di violazione del regolamento. Inoltre nel 2016 l’organo esecutivo dell’Ue ha ricevuto, per conto della Animal Welfare Foundation/Tierschutzbund Zürich una denuncia formale su tali violazioni relative al trasporto su strada di animali dall’Europa alla Turchia. La Commissione è stata invitata ad avviare una procedura d’infrazione nei confronti dei Paesi coinvolti. La commissione d’inchiesta valuterà quindi l’eventuale inadempienza della Commissione Ue.

Nel 2015, infatti, la Corte di Giustizia dell’Unione europea aveva emesso una sentenza secondo cui gli obblighi imposti dal regolamento non valgono solo per il trasporto di animali vivi nel territorio Ue ma anche per quello che ha come destinazione un Paese terzo. Devono essere le autorità competenti dei singoli Stati a far valere il rispetto di tali obblighi quando autorizzano viaggi verso Paesi extra-Ue.

La commissione d’inchiesta, formata da trenta membri, dovrà fornire una relazione sull’attività svolta entro dodici mesi dalla sua costituzione. Inoltre potrà formulare raccomandazioni in materia, anche sull’attuazione da parte dei 27 Stati di questa sentenza della Corte di Giustizia.

 

Foto: Pixabay

red.