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Mais, soia e orzo per l’industria mangimistica: tendenze e prospettive

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Il mercato globale di mais, soia e orzo per l’industria mangimistica ha attraversato una fase di significativa volatilità, passando dai prezzi record della campagna 2021/22 a una costante tendenza al ribasso dalle metà del 2022. Questa dinamica è influenzata non solo dalle variazioni economiche ma anche da instabilità geopolitica, con nuovi scenari di tensione emergenti.

Secondo un report di ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) i dati provvisori dell’Istat indicano un aumento significativo nella produzione di mais in Italia nel 2023, con una progressione del 10,5%, raggiungendo 5,2 milioni di tonnellate, sostenuto da un incremento del 23% delle rese. Anche la produzione nazionale di soia è in aumento, mentre quella di orzo rimane stabile. È fondamentale considerare che questi risultati positivi fanno seguito alle sfide affrontate nel 2022, sia in termini di quantità che di qualità.

Andamento dei prezzi

La campagna 2022/23 ha registrato un rallentamento nell’incremento dei prezzi del mais (+5% annuo), in contrasto con l’anno precedente. Il prezzo dell’orzo ha subito una riduzione dell’1,6%, mentre la soia ha registrato una diminuzione del 12%. Queste variazioni indicano una fase di stabilizzazione rispetto alle significative fluttuazioni della campagna precedente.

Nel 2022 la bilancia commerciale del mais ha evidenziato un peggioramento a causa dell’incremento delle importazioni e della rivalutazione dei prezzi medi. Il deficit della bilancia commerciale dell’orzo e della soia è anch’esso aumentato, con un maggiore disavanzo in valore e volume. Nei primi sei mesi del 2023 il saldo commerciale per tutti i prodotti in esame ha continuato a deteriorarsi.

Prospettive: sfide nell’autoapprovvigionamento del mais

Il tasso di autoapprovvigionamento del mais è basso, e il recupero dell’offerta nazionale nel 2023 non sarà sufficiente a ridurre l’import necessario per soddisfare la domanda dell’industria mangimistica. Si prevede un ulteriore aumento delle importazioni, in particolare per supportare la crescente produzione di mangimi destinati al settore avicolo, che sta beneficiando di miglioramenti nelle condizioni sanitarie negli allevamenti.

Le prospettive indicano un mercato dinamico e in evoluzione, con la necessità di monitorare attentamente le tendenze per adattarsi alle mutevoli condizioni globali ed economiche.