Durante gli spostamenti stagionali gli animali cercano acqua o nuovi pascoli, creando nuove opportunità per la diffusione delle Malattie Animali Transfrontaliere (TAD) come la febbre aftosa, la peste dei piccoli ruminanti e la febbre della Rift Valley. La complessa “danza” delle migrazioni animali crea un tessuto intricato, facilitando la propagazione di patogeni.
Il bestiame – bovini, pecore, capre – diventa inconsapevolmente vettore di malattie, contribuendo alla diffusione di patogeni. La febbre aftosa, nota per la sua rapida trasmissione, approfitta degli spostamenti tra diverse specie. Allo stesso modo, la peste dei piccoli ruminanti e la febbre della Rift Valley sfruttano la convergenza di animali presso punti d’acqua e punti di aggregazione affollati.
Contro queste minacce nascoste, tuttavia, c’è speranza. La WOAH (l’Organizzazione Mondiale per la Salute Animale) e i suoi partner sensibilizzano sui rischi delle TAD durante gli spostamenti stagionali.
Prevenzione e preparazione sono le armi principali. Con valutazioni tempestive, spiega la WOAH, possiamo anticipare focolai, migliorando la prontezza contro le malattie. Fondamentale è la sorveglianza di punti d’aggregazione e transito: monitorando attentamente queste aree è possibile individuare prontamente segni di malattia e agire di conseguenza per ridurre la diffusione. La cooperazione degli stakeholder durante la diffusione delle malattie è cruciale, e il rispetto delle restrizioni e delle linee guida riduce il rischio di diffusione involontaria.