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Agroalimentare, manovra 2023: sfide e prospettive per l’agricoltura

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di Andrea Spinelli Barrile

Il varo della manovra economica 2023 da parte del governo italiano ha posto il settore agricolo e agroalimentare al centro delle strategie di sviluppo. Attraverso un’attenta esplorazione dei documenti disponibili sul sito del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MASAF), emergono dati e dettagli che delineano la complessità delle sfide e le prospettive promettenti per l’anno a venire.

Le misure che spiccano, e che sono state e saranno ampiamente dibattute, riguardano in particolare l’istituzione di un Fondo da 270 milioni per la gestione delle emergenze, il rinvio della sugar tax, i prestiti cambiari a favore delle imprese ortofrutticole e il rifinanziamento della “carta dedicata a te”, che già nel 2022-2023 era stata presentata come un’innovazione in sostegno delle imprese del settore e delle famiglie meno abbienti. Il Fondo da 270 milioni di euro sarà destinato alle imprese che operano nei settori agricolo, agroalimentare, zootecnico e della pesca e servirà a contenere eventuali situazioni di emergenza: il governo intende alimentarlo con 90 milioni di euro l’anno per i prossimi tre anni.

Investimenti e sostegni finanziari

La manovra prevede un aumento consistente degli investimenti nel settore agricolo, destinando un totale di 2,5 miliardi di euro: questi fondi mirano a sostenere gli agricoltori attraverso finanziamenti agevolati, incentivando la modernizzazione delle aziende e promuovendo la transizione verso pratiche agricole sostenibili. Inoltre il 25% dei fondi sarà destinato a progetti di ricerca e sviluppo per favorire l’innovazione nel settore agricolo.

Il MASAF sottolinea in modo specifico il sostegno finanziario per la conversione a pratiche agricole eco-compatibili, con un focus particolare sulla riduzione dell’impatto ambientale e sull’adattamento ai cambiamenti climatici.

Incentivi per la filiera agroalimentare

La manovra introduce incentivi fiscali per le imprese della filiera agroalimentare con uno stanziamento di 600 milioni di euro. Questi incentivi mirano a promuovere la trasformazione digitale delle aziende migliorando l’efficienza operativa, la tracciabilità e la competitività internazionale dei prodotti italiani. Ulteriori 150 milioni di euro sono dedicati a progetti di valorizzazione delle produzioni tipiche regionali, con l’obiettivo di preservare e promuovere l’eccellenza enogastronomica del Paese.

Sicurezza alimentare e digitalizzazione

Il Governo ha destinato 350 milioni di euro per rafforzare i controlli sulla sicurezza alimentare implementando tecnologie avanzate di monitoraggio e tracciamento lungo l’intera filiera. Inoltre 200 milioni di euro saranno investiti nella digitalizzazione del settore agricolo, con l’obiettivo di creare un ecosistema digitale che semplifichi le procedure amministrative, favorisca la connessione tra le imprese e migliori la comunicazione tra produttori, distributori e consumatori.

Sostenibilità ambientale e adattamento ai cambiamenti climatici

La manovra economica dedica una quota significativa, pari al 15%, alla promozione della sostenibilità ambientale. Questi fondi saranno utilizzati per incentivare l’adozione di pratiche agricole a basso impatto ambientale, la gestione sostenibile delle risorse idriche e l’implementazione di energie rinnovabili nelle aziende agricole.

Prospettive per il futuro

L’approccio integrato della manovra economica del 2023 rappresenta un impegno significativo per il rafforzamento e la modernizzazione dell’agricoltura e dell’agroalimentare in Italia. Tuttavia, affrontare le sfide complesse richiederà una stretta collaborazione tra governo, agricoltori, associazioni di settore e istituzioni di ricerca.

In conclusione, il 2024 si preannuncia come un anno cruciale per plasmare il futuro dell’agricoltura italiana. La speranza è che gli investimenti attuati possano tradursi in un settore più resiliente, sostenibile e all’avanguardia, posizionando l’Italia come leader globale nella produzione agricola di qualità.