Home Legislazione Approvata la legge contro il “cibo sintetico”

Approvata la legge contro il “cibo sintetico”

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di Mattia Bianchi

“Siamo orgogliosi che l’Italia sia la prima Nazione del pianeta a proibire questo tipo di produzioni che cancellano il nostro sistema alimentare tradizionale”. (1)

“Diamo un segnale di grande attenzione alla salute attraverso un provvedimento che si fonda sul principio di precauzione”. (2)

Queste sono le parole con cui rispettivamente i Ministri Lollobrigida e Schillaci accolgono la nuova legge sul divieto di produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi cosiddetti sintetici.

Di questo tema avevamo già trattato nel n. 3/2023 di Mangimi & Alimenti, quando il disegno di legge era appena approdato in Senato in seguito al via libera del Consiglio dei Ministri lo scorso 28 marzo. Terminato l’iter a Palazzo Madama il 19 luglio, l’atto è passato nelle aule di Montecitorio per giungere all’approvazione finale in data 16 novembre.

Dopo i 159 voti favorevoli, 53 contrari e 34 astenuti, espressi dall’Assemblea della Camera dei Deputati, è legge il testo che definisce le “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché di divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali” (Legge 1° dicembre 2023 n. 172).

Gli operatori del settore alimentare e mangimistico dovranno quindi astenersi da vendere, importare, esportare, somministrare o distribuire per fini alimentari, queste tipologie di prodotti. Inoltre, per i trasformati che contengono esclusivamente proteine di origine vegetale, è vietato utilizzare specifiche terminologie, denominazioni o riferimenti che riguardano prodotti di origine animale. Il Masaf con apposito decreto provvederà a rendere noto un elenco con tali denominazioni.

Questa inibizione mira a garantire e rendere chiara l’informazione nei confronti del consumatore, evitando di incombere in errori riguardanti la composizione e le caratteristiche nutrizionali del prodotto stesso.

Sul fronte dei controlli, saranno numerose le autorità preposte alla verifica del rispetto della norma; tra queste vi sono i NAS, l’ICQRF, la Guardia di Finanza, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, la Guardia Costiera e il CUFA.

Le sanzioni amministrative pecuniarie sono ferree, si va da un minimo di 10.000 euro fino a 60.000 euro o il 10% del fatturato totale annuo dell’ultimo esercizio anteriore alla violazione accertata, senza superare i 150 mila euro di sanzione massima. È prevista anche la confisca dei prodotti e l’impossibilità di accedere a finanziamenti, contribuiti e agevolazioni per un periodo che varia da uno a tre anni, sino ad arrivare alla chiusura dello stabilimento per un tempo analogo.

Si tratta quindi di una legge volta a tutelare principalmente due aspetti: il patrimonio agro-zootecnico-alimentare e la salute umana.

Su quest’ultimo punto si è agito in modo precauzionale, in quanto la scienza non è ancora unanime sui rischi derivanti da un’eventuale assunzione di carne coltivata.

Proteggere invece l’agroalimentare nazionale significa salvaguardare un settore vitale per l’economia italiana e che incide per il 15,2% sul Pil (3).

La mangimistica è un anello fondamentale di questa filiera, generando un’economia di circa 130 miliardi di euro, di cui 8 miliardi riguardano la sola produzione certificata DOP/IGP, e con un coinvolgimento di oltre 891mila aziende (4).

Assalzoo ha fin da subito sostenuto il provvedimento, come dichiarato in fase di audizione al Senato nel mese di giugno, sottolineando al contempo l’importanza di mantenere attiva la possibilità di ricerca scientifica.

La discussione ora si concentra nei palazzi dell’UE, dove l’Italia, con tutti i suoi rappresentanti, avrà il compito di riuscire a imporsi come capofila per la difesa del Cibo, che per il nostro Paese è sinonimo di eccellenza, cultura, tradizione, identità e molto altro ancora. Verrà raggiunto questo obiettivo?

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