La Commissione Europea ha proposto, i primi di febbraio, nuove deroghe per gli agricoltori europei, nel rispetto delle regole della Politica Agricola Comune (PAC) per l’anno 2024. La proposta, inviata agli Stati membri per votazione in una riunione del comitato, risponde alle preoccupazioni sui redditi agricoli e alle richieste di alcuni paesi membri.
Gli agricoltori si trovano di fronte a una ventaglio importante di difficoltà e incertezze: in particolare, l’ultimo anno è stato caratterizzato da un importante numero di eventi meteorologici estremi, tra cui siccità, incendi e inondazioni in varie parti dell’Unione, eventi che influenzano la produzione e il reddito. In tal senso, il sostegno della Commissione al settore agricolo è una costante: per il periodo 2023-2027, saranno distribuiti 300 miliardi di euro agli agricoltori europei nell’ambito dei Piani Strategici della PAC e, dal 2014, la Commissione ha approvato 2,5 miliardi di euro in misure eccezionali per sostenere il settore di fronte a numerose crisi.
Gli agricoltori devono rispettare nove standard ambientali e climatici per ottenere il sostegno della PAC: il principio di condizionalità (noto come GAECs) si applica a quasi il 90% delle aree agricole dell’UE e favorisce pratiche agricole sostenibili. La proposta della Commissione prevede che invece di mantenere terreni incolti, gli agricoltori possano coltivare colture fissatrici di azoto o colture intercalari su una percentuale del terreno, colture che portano benefici ambientali e devono essere coltivate senza prodotti fitosanitari. La misura si applicherà retroattivamente dal 1 gennaio 2024, con l’obiettivo di fornire flessibilità agli agricoltori senza compromettere l’ambiente.