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Mangimi, presentata la bozza delle linee mondiali guida sui test di omogeneità degli ingredienti

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Gli esperti del comitato per la Convergenza dei requisiti per la valutazione degli ingredienti dei mangimi hanno diffuso la bozza delle linee guida sui test dell’omogeneità delle sostanze. Pertanto i portatori di interessi sono stati invitati a fornire i loro commenti al documento entro il 15 novembre. Del comitato fa parte anche Ifif, la Federazione internazionale dell’Industria mangimistica assieme alle altre associazioni di rappresentanza dei mangimisti europei, statunitensi e canadesi. Dell’organismo, costituito nel 2017, fanno parte anche l’Agenzia per la sicurezza alimentare del Canada, la Commissione europea e l’agenzia di regolazione del settore alimentare degli Stati Uniti (Fda). 

Il suo compito è definire delle linee guida con delle raccomandazioni tecniche per la valutazione degli ingredienti dei mangimi, compreso un nuovo uso di quelli già esistenti. Le linee guida sono comuni tra le diverse giurisdizioni relative alla valutazione delle sostanze. L’obiettivo è facilitare il commercio degli ingredienti dei mangimi a garanzia della sicurezza dei preparati e dell’intera catena alimentare e della sostenibilità a fronte di una crescente richiesta mondiale di prodotti animali.

Il documento reso pubblico dà indicazioni per condurre i test dell’omogeneità degli ingredienti dei mangimi prima che vengano messi in commercio. Per omogeneità si intende la capacità di un ingrediente, e dunque delle sostanze attive che contiene, di distribuirsi uniformemente nel prodotto (premiscele, mangimi, supplementi, acqua). I test devono essere condotti con un adeguato campionamento, con almeno dieci campioni di un lotto. Se lo stesso ingrediente è destinato a più prodotti per le diverse specie animali dovrà essere testato individualmente, così come se si presenta in diverse formulazioni (solida e liquida). 

Se l’ingrediente è presente in preparati insieme ad altre sostanze dovrebbe essere considerato il test di omogeneità prima dell’immissione sul mercato. Questo è raccomandato anche se si intende usarlo in una premiscela prima di incorporarlo nel mangime. Il test, inoltre, è raccomandato per valutare l’omogeneità dell’ingrediente destinato ai mangimi. Se invece l’ingrediente è solubile/miscibile in acqua, generalmente il test non è necessario, mentre lo è in caso contrario.

 

Foto: Pixabay

redazione