La Commissione Europea ha pubblicato alla fine di marzo un rapporto che esamina i buoni progressi nelle aree rurali compiuti finora sotto la visione a lungo termine dell’UE, un documento in cui si evidenziano gli esiti positivi ottenuti negli ultimi anni e si presentano idee per il lavoro futuro. Il rapporto, annunciato dalla stessa Commissione UE tramite un comunicato stampa, delinea i progressi compiuti nell’ambito della “Visione a lungo termine per le aree rurali dell’UE” per sostenere aree rurali e comunità più forti, connesse, resilienti e prosperose e presenta 30 azioni in una gamma di settori politici, di cui nove sono già completate.
Le aree rurali dell’UE coprono l’83% del territorio dell’UE e quasi 1 europeo su 3 vive in aree rurali. Tra le principali realizzazioni della visione a lungo termine c’è il lancio di una piattaforma di rivitalizzazione rurale per aree che affrontano sfide demografiche ed economiche: è stato avviato un totale di 60 progetti di ricerca e innovazione rurali, con un budget di 253 milioni di euro che contribuiscono direttamente alle aree rurali. Questi progetti hanno sostenuto anche l’attuazione di LEADER, guidando circa 150 comunità verso la creazione di smart village attraverso attività di networking dedicate.
“Le aree rurali sono una parte formativa dell’economia europea e della diversità culturale. Sono la casa di centinaia di milioni di europei che amano vivere e lavorare lì. Stiamo dalla loro parte e vogliamo che le aree rurali europee prosperino. L’Europa sta investendo nelle aree rurali perché le loro prospettive sono il futuro dell’Europa” ha dichiarato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
La Commissione ha destinato un totale di 23,5 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti per aree svantaggiate, introducendo anche norme aggiornate sugli aiuti di Stato per migliorare la connettività rurale. Bruxelles ha lavorato per migliorare la mobilità rurale e la pianificazione turistica attraverso una rete europea dedicata alla mobilità rurale ed ha creato l’hub consultivo delle comunità energetiche rurali, che ha supportato 27 comunità energetiche rurali europee.
Altri successi citati dalla Commissione riguardano il supporto a quattro progetti dedicati per aiutare lo sviluppo dell’economia sociale nelle aree rurali, l’aumento del numero di set di dati disponibili e l’accesso a dati e analisi rurali rilevanti attraverso l’Osservatorio rurale dell’UE, grazie anche alla nuova pubblicazione “Rural Europe”. La Commissione ricorda che è stato inoltre lanciato il toolkit rurale per facilitare l’accesso ai finanziamenti dell’UE per le aree rurali e la combinazione ottimale dei finanziamenti dell’UE per le aree rurali.
Il rapporto sottolinea che un forte coinvolgimento a livello di Stato membro, regionale e locale è essenziale per ottenere buoni risultati. In questo contesto, il lancio nel 2021 del Patto Rurale è ritenuto un passaggio cruciale, con un organismo di governo dedicato, una piattaforma collaborativa e un ufficio di supporto che facilita le interazioni e crea conoscenza per le comunità rurali.