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DURUM DAYS 2024: il CREA rivela il futuro della coltivazione del grano duro

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Durante i DURUM DAYS 2024, l’evento annuale dedicato alla cerealicoltura, il CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria) ha delineato il panorama della produzione di grano duro in Italia. Nicola Pecchioni, direttore del CREA Cerealicoltura e Colture Industriali, ha evidenziato un calo produttivo, principalmente nelle regioni meridionali a causa delle avverse condizioni climatiche. Tuttavia, le stime di produzione restano positive per il resto del Paese, con l’incertezza legata alle condizioni meteorologiche future.

La ricerca e l’innovazione sono state identificate come fondamentali per affrontare le sfide della durogranicoltura, compresi gli impatti dei cambiamenti climatici e le variazioni delle preferenze dei consumatori. Il CREA sta utilizzando nuove tecniche genomiche e digitalizzazione per migliorare la stabilità e la qualità della produzione di grano duro: la genomica consente la selezione basata sul DNA, mentre la digitalizzazione fornisce modelli predittivi per la resa e l’ottimizzazione delle operazioni agronomiche.

Le ricerche del CREA a Foggia stanno caratterizzando l’agrobiodiversità del grano duro attraverso tecnologie innovative come il Next Generation Sequencing (NGS). Inoltre, il CREA sta lavorando per sviluppare un pangenoma del grano duro, un atlante genetico globale che consentirà di comprendere meglio le variazioni genetiche e le differenze tra le varietà.

L’innovazione digitale è altrettanto importante, con il CREA che utilizza informazioni satellitari e di prossimità per creare mappe di umidità del suolo e sviluppare modelli predittivi per la resa del grano. Progetti come AdP4Durum stanno portando la tecnologia dell’agricoltura di precisione alle aziende cerealicole, offrendo soluzioni mirate per aumentare la sostenibilità e l’efficienza della coltivazione del grano duro.