Tutte le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano hanno adottato il Piano Nazionale di controllo degli additivi alimentari. Gli enti – fa sapere il ministero della Salute – hanno messo a punto dei piani regionali specifici o definito degli indirizzi operativi inseriti in piani regionali integrati.
Il Piano Nazionale riguardante il controllo ufficiale degli additivi alimentari tal quali e nei prodotti alimentari è valido per gli anni 2015-2018. Il suo obiettivo è il controllo dell’utilizzo di tali sostanze nella produzione alimentare, la verifica dei loro requisiti di purezza, ai sensi del Regolamento europeo n. 231/2012, e la valutazione dell’esposizione dei consumatori agli additivi.
Gli additivi alimentari sono sostanze generalmente non consumate come alimento in sé né utilizzate come ingrediente, aggiunte agli alimenti “nella fabbricazione, nella trasformazione, nella preparazione, nel trattamento, nell’imballaggio, nel trasporto o nel magazzinaggio degli stessi”. Pertanto possono finire col diventare componenti degli alimenti. Attualmente gli additivi alimentari finora autorizzati sono circa 400 pertanto il piano ha definito i criteri che consentano di individuare gli additivi da includere al piano stesso.
L’attività di controllo dei requisiti di purezza è diventata obbligatoria nel 2016, il secondo anno di attuazione del piano, dopo che nel primo aveva mantenuto un carattere facoltativo. Gli enti sono poi obbligati a utilizzare il Nuovo sistema informativo sanitario NSIS-VIG per la trasmissione dei dati del controllo dei laboratori.
Il documento è scaturito dalla collaborazione tra il ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità e le Autorità regionali e provinciali.
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