Il 13 settembre scorso, la Federazione Europea dei Produttori di Mangimi (FEFAC) ha presentato il suo quarto Rapporto sui progressi della sostenibilità dei mangimi, che traccia un bilancio delle iniziative portate avanti nell’ultimo anno. Ad annunciarlo è stata la stessa FEFAC in un comunicato stampa ufficiale, in cui specifica che il rapporto si collega agli obiettivi fissati nella Carta della sostenibilità dei mangimi 2030, lanciata nel 2020, che punta a rendere più sostenibile l’intera filiera zootecnica e dell’acquacoltura in Europa.
Il 2024 è stato segnato da discussioni chiave sull’attuazione del Regolamento UE contro la deforestazione e sulle strategie per garantire l’autonomia nell’approvvigionamento degli ingredienti per i mangimi. Durante l’evento annuale di giugno, la FEFAC ha concentrato i lavori su come rendere più circolare e meno impattante dal punto di vista delle emissioni di carbonio la produzione zootecnica europea.
Nel rapporto, la FEFAC fissa nuovi impegni per ciascuna delle cinque ambizioni previste per il 2030, sottolineando di aver raggiunto gli obiettivi iniziali. Il presidente della FEFAC, Pedro Cordero, ha dichiarato che questi aggiornamenti arrivano in un momento cruciale, in coincidenza con l’avvio del nuovo mandato legislativo della Commissione Europea (2024-2029), evidenziando l’impegno del settore mangimistico a fissare traguardi ambiziosi per una produzione sempre più sostenibile.
Le cinque ambizioni della FEFAC sono anche allineate con gli obiettivi del Codice di Condotta UE per pratiche commerciali responsabili, a cui la federazione aderisce dal 2021, rafforzando il suo ruolo di protagonista nel cammino verso una maggiore sostenibilità nel settore agroalimentare europeo.
